Artigiani e Formaper – Camera di Commercio puntano sui giovani imprenditori e sul passaggio generazionale

Firmato un importante protocollo tra l’azienda speciale della Camera di commercio con le principali associazioni artigiane

 

Lo scorso 9 luglio a Milano è stato siglato un importante protocollo d’intesa tra Formaper, azienda speciale ella Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi  e le principali associazioni del comparto artigiano: Unione Artigiani, Cna, Acai, Casartigiani.

L’accordo prevede la collaborazione per realizzare congiuntamente progetti per i giovani, per favorire la nascita di nuove imprese e lo sviluppo delle piccole imprese artigiane. I primi due progetti pronti  a partire sono mirati ai giovani e al mondo del lavoro e al passaggio generazionale.

I partecipanti alla firma del protocolloMassimo Ferlini, Presidente Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Stefano Fugazza, Presidente Unione Artigiani della Provincia di Milano, Daniela Cavagna, Presidente Cna Associazione Provinciale di Milano, Alessandro Tosti, Commissario Acai Associazione Cristiana Artigiani Italiani di Milano Monza Brianza, Alessandro Fedeli, Presidente Uniapam/Casartigiani Unione Aziende Produttive Artigiani Milanesi.

Ha dichiarato Massimo Ferlini, presidente di Formaper: “Una firma importante per puntare sul settore artigiano, in particolare grazie ai due progetti dedicati ai giovani e al passaggio generazionale delle imprese. Si tratta di un settore rilevante per l’economia e con questo protocollo diamo il via a iniziative concrete di supporto per gli operatori”.

Ha dichiarato Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani e membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Siamo soddisfatti del protocollo firmato oggi e daremo presto l’opportunità alle imprese artigiane di partecipare a  queste iniziative che puntano proprio al supporto ed al sostegno in una realtà dinamica e in rapido cambiamento come quella di Milano, Monza Brianza e Lodi, attraverso uno strumento di sussidiarietà tra pubblico e privato. Grazie al supporto di una èquipe specializzata le imprese saranno accompagnate nelle loro scelte e daremo attuazione a diversi progetti inerenti l’importante capitolo della formazione”.

Il progetto sul passaggio generazionale avverrà attraverso un percorso articolato in due fasi distinte: assessment iniziale in cui l’obiettivo è realizzare un momento di valutazione iniziale dello stato di salute dell’impresa coinvolta in processo di passaggio generazionale.  Coaching: con la definizione di un’équipe di esperti multidisciplinare (giuristi, economisti, esperti di: marketing e digitalizzazione, risorse umane, abilità manageriali e comportamento organizzativo) per dare seguito a un piano d’azione sopra definito. Output di questo percorso sarà la definizione di un progetto di passaggio generazionale. L’obiettivo è di salvaguardare il patrimonio di competenze tecniche posseduto dai lavoratori e/o imprenditori prossimi alla fuoriuscita del mercato del lavoro, ma che hanno contribuito a mantenere elevata l’eccellenza del made in Italy, attraverso il recupero e la diffusione della cultura e del valore del sapere imprenditoriale.

Sostenere l’avvio di iniziative imprenditoriali o di lavoro autonomo promosse da giovani: attraverso un’ offerta mirata ed integrata di servizi in grado di rispondere ai diversi bisogni di start-up e post start-up. Possono accedere al percorso giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti, non iscritti a percorsi di istruzione o formazione professionale, accademici e terziari.  Sarà realizzato con incontri one to one e incontri in piccoli gruppi di quattro partecipanti, con un mentoring fino ad un monte ore massimo di 10 ore. Il monitoraggio avverrà attraverso sessioni di lavoro in piccolo gruppo, ogni quattro  mesi, nell’arco di un anno per un totale di tre incontri. L’affiancamento continuerà nella scelta relativa all’apertura di una propria realtà organizzativa con l’obiettivo di supportare il neo imprenditore o il lavoratore autonomo nella fase di start-up.

Obiettivi del protocollo. Contribuire alla crescita economica e allo sviluppo competitivo del settore artigiano lombardo attraverso interventi focalizzati su temi cruciali quali l’innovazione, internazionalizzazione, l’accesso al credito, la semplificazione delle procedure amministrative, la qualità e l’efficienza ambientale, l’attrattività del sistema territoriale lombardo; al sostegno delle imprese artigiane e dei titolari di impresa, coinvolti in processi di passaggio generazionale attraverso la realizzazione di percorsi multifocali atti a valorizzare il patrimonio di conoscenze e risorse sviluppate nel tempo agevolando il processo di rinnovamento organizzativo e ricambio generazionale; allo sviluppo di iniziative di orientamento e accompagnamento all’autoimprenditorialità rivolte a giovani favorendo per tal via la nascita di nuove imprese e l’inserimento occupazionale.

Sul versante finanziario il programma sarà sostenuto dalle Parti firmatarie  nella misura del 50% ciascuna, anche sotto forma di docenza e servizi diretti. Sarà soprattutto in capo alle associazioni artigiane reclutare le imprese destinatarie della formazione, dell’accompagnamento e dello sviluppo innovativo delle stesse, inclusi i progetti di passaggio generazionale e per avvicinare i giovani alle opportunità e potenzialità offerte dal mondo artigiano.

Fa parte dell’accordo per la competitività lombarda. Il “Protocollo” ha quale obiettivo di più ampia portata, la forte sinergia e la concreta collaborazione fra Formaper e le associazioni artigiane, anche all’interno di quanto esplicitato nell’ “Accordo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo 2019-2023” tra Regione Lombardia e Sistema Camerale Lombardo e in continuità con l’intervento messo a punto dalla Regione Lombardia nel 2015 con la Legge 26 “Manifattura creativa e tecnologica 4.0”.

 

Le imprese artigiane a Milano Monza Brianza Lodi – Elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al primo trimestre 2019

Sono 68.479 le imprese artigiane attive nella provincia di Milano, 22 mila  a Monza e 5 mila a Lodi  a fine marzo 2019, stabili rispetto a fine marzo 2018,  mentre si registra un calo del -1% a livello sia lombardo che nazionale. Imprese che producono un fatturato di circa 5 miliardi di euro (il 20% circa del fatturato artigiano lombardo) e danno lavoro a 128 mila addetti a Milano, 45 mila a Monza e 10 mila a Lodi. Costruzione e lavori specializzati, servizi alla persona come manicure, costruzione di edifici, trasporto i settori in cui sono più presenti. Settori in crescita le attività per il paesaggio, attività professionali e scientifiche, riparazione di macchine.

I giovani sono 6 mila a Milano, 2 mila  a Monza e 500 circa a Lodi su 22 mila in Lombardia. Mentre sono straniere quasi 19 mila imprese a Milano, 4 mila a  Monza e mille  a Lodi. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio su dati registro imprese al primo trimestre 2019 e 2018


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