Taxi, lettera al Ministero Infrastrutture e Trasporti: ripristinare la legalita’

Nuova presa di posizione della categoria Taxi in merito all'imminente scadenza del "decreto Lanzillotta" che permette di operare in modo illegittimo e sleale a società e app nel settore del trasporto pubblico non di linea. Basta proroghe, è necessario il ripristino della legalità sulla base della normativa vigente.

Roma, 27 novembre 2018

 

Al Ministro
delle Infrastrutture e Trasporti
On. Danilo Toninelli
Piazzale di Porta Pia, 1
00198 Roma
Città Metropolitana di Roma

e p.c. Al Sottosegretario
On. Michele dell’Orco
Piazzale di Porta Pia, 1
00198 Roma

 

 

A seguito del recente incontro avvenuto tra rappresentanze sindacali del trasporto pubblico non di
linea, Taxi ed Ncc, presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 9 Novembre u.s., alla presenza del sottosegretario On. Michele Dell’Orco, ma soprattutto con l’avvicinarsi del termine temporale di scadenza della proroga relativa all’entrata in vigore della legge n.21/92, così come modificata dall’art. 29 1 quater, assistiamo amareggiati alle continue richieste di alcuni rappresentanti del mondo del noleggio di far slittare nuovamente la data di entrata in vigore di norme che hanno il compito di ripristinare regole, in un settore oramai in uno stato di completo degrado ed abbandono.

Le argomentazioni utilizzate per giustificare tale proroga sono sempre le stesse, quelle che fanno
più presa sul mondo politico, ovvero: la paventata chiusura di migliaia di aziende, la perdita di posti di
lavoro, l’apertura di vuoti di mercato a tutto vantaggio della cosiddetta “lobby dei tassisti”, contrasto – a
loro dire – con i principi del libero mercato, sanciti a livello europeo.

La verità è che oltre dieci anni di vacatio legis, in attesa dei decreti attuativi dell’art. 29 comma 1 quater, nonché il sopraggiunto utilizzo incontrollato di piattaforme tecnologiche non regolamentate, hanno
completamente devastato il settore, favorendo l’abusivismo e fornendo un indebito vantaggio competitivo solo al comparto del noleggio, a totale discapito del mondo dei taxi che, invece, di norme e regole da rispettare, come servizio pubblico, ne ha molte.

A nostro avviso, un ritorno alle origini e ai principi dettati dalla legge quadro di riferimento, certamente non comporterà una perdita di potenzialità per il comparto del noleggio da rimessa, ma semplicemente, un ripristino delle loro competenze territoriali, finalmente al servizio di quell’utenza e di quei Comuni che, per troppo tempo, sono rimasti sguarniti di una valida alternativa al trasporto pubblico di linea, a causa della migrazione incontrollata di questi veicoli verso aree metropolitane e città d’arte.

Occorre, infatti, ricordare che, attraverso un collaudato meccanismo, più volte sanzionato dalla Magistratura, microscopici comuni italiani, nell’interesse di poche persone, hanno rilasciato centinaia di
autorizzazioni di noleggio, con le quali sono stati indebitamente invasi tutti gli spazi di mercato presenti
nelle grandi città.

Un quadro a tinte fosche, aggravato ulteriormente dall’arrivo dell’applicazione della potente multinazionale californiana Uber che, della sistematica violazione delle regole, ha fatto il tratto principale
del proprio agire.

L’approvazione dell’emendamento presentato dalla Senatrice Linda Lanzillotta, con il quale si sono
congelate le norme anti abusivismo per il comparto del noleggio, ha inoltre consentito ad Uber di salvarsi al Tribunale del Riesame, dalla causa intentata dai tassisti e che in primo grado era stata loro favorevole.

Le regole sancite dalla legge n.21/92, che è bene ricordare, ha superato un giudizio in Corte di
Giustizia Europea, nonché l’esame di una trentina di tribunali amministrativi e per ben sei volte il vaglio del Consiglio di Stato, devono essere semplicemente ripristinate, senza approvare ulteriori proroghe.
Ripristiniamo il rispetto delle norme, dando certezze ad utenti ed operatori onesti: questo, gentile
Ministro, sarebbe già un bel cambiamento.

Claai-Unione Artigiani, Ugl taxi, Fit Cisl, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Faisa Confail taxi, Unimpresa, Associazione Tutela Legale Taxi, Ati taxi, Associazione noleggiatori Anar.


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