Un mese di luglio particolarmente denso di appuntamenti fiscali e di novità, a causa di precedenti sospensioni Covid e dello slittamento di scadenze tipiche del periodo, come la presentazione del 730.
Il tax day è fissato per il 20 luglio, giorno entro il quale (in base alla proroga concessa per l’emergenza Coronavirus), le Partite IVA che applicano gli ISA (indici sintetici di affidabilità fiscale), pagano imposte sul reddito, IRAP e IVA. Chi non paga entro il 20 luglio, può applicare la sanzione minima dello 0,4% se salda il dovuto entro il successivo 20 agosto.
Si tratta di un adempimento che normalmente va effettuato entro il 30 giugno, ma che quest’anno è slittato in base al Dpcm dello scorso 27 giugno.
Riguarda i «versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto correlata agli ulteriori componenti positivi dichiarati per migliorare il profilo di affidabilità, nonché dalle dichiarazioni dell’imposta regionale sulle attività produttive».
Ricordiamo che chi ha ricavi fino a 250 milioni di euro non paga proprio l’acconto 2020 e il saldo IRAP 2019, in base al decreto Rilancio (l’esonero è previsto dall’articolo 24 del dl 34/2020).
Per il resto, le scadenze di luglio sono quelle ordinariamente previste dal calendario fiscale:
- IVA mensile il 16 luglio;
- una serie di adempimenti che si concentrano il 20 luglio (fra cui il diritto annuale alla Camera di Commercio, l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche del secondo trimestre, i modelli Intrastat);
- il 27 luglio, versamento IRPEF con maggiorazione dello 0,40% il 30 luglio;
- entro il 31 luglio gli ultra75enni che vogliono chiedere l’esenzione canone RAI per il secondo semestre devono presentare la dichiarazione sostitutiva.
La grande novità di quest’anno è lo slittamento della scadenza del 23 luglio per la presentazione del 730: sempre a causa Coronavirus, il termine ultimo per la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati è il 30 settembre.
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