L’ultima iniziativa criminale dei truffatori è inviare ai contribuenti una mail fintamente intestata all’Agenzia delle Entrate relativa a un fantomatico rimborso fiscale straordinario, quanto basta a volte per invogliare la vittima a inserire i propri dati personali e altre informazioni da utilizzare per azioni fraudolente.
L’Agenzia mette in guardia i contribuenti e invita a controllare ogni volta:
  • l’indirizzo del mittente è estraneo all’Agenzia delle entrate
  • la presenza di vari errori grammaticali e di punteggiatura
  • nell’oggetto è indicato “Rimborso straordinario”
  • il messaggio parla di rimborsi fiscali di importo variabile

L’Agenzia fa presente che il messaggio può arrivare anche alla posta elettronica certificata della vittima.

Lo stesso messaggio, inoltre, include un pdf, contenente il logo dell’Agenzia, in cui viene richiesta l’intestazione della società, la sede legale, la partita Iva, il nome dell’amministratore delegato, l’Iban e l’intestatario del conto corrente. Oltre al modulo, al destinatario viene richiesto anche l’invio dei seguenti documenti:

  • Visura camerale aggiornata
  • Documento di identità dell’amministratore
  • Secondo documento d’identità dell’amministratore (patente o passaporto)
  • Tessera sanitaria

L’Agenzia avvisa di prestare attenzione, non aprire la mail che presenti le caratteristiche segnalate, non compilare eventuali allegati e non inviare alcun documento. 

Per qualunque dubbio è possibile contattare i referenti reperibili sul sito delle Entrate o consultare la pagina “Focus sul phishing”.