Hai effettuato lavori con il Superbonus ma la rendita catastale dell’immobile oggetto dell’intervento è ancora troppo bassa rispetto ai costi sostenuti?

In questo caso, è molto probabile che il Fisco nelle prossime settimana te ne chieda conto con una comunicazione di compliance,

Se dall’attività di controllo emerge che il contribuente non ha presentato la dichiarazione, l’Agenzia invia una lettera contenente i seguenti dati:

– il codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;

– l’identificativo catastale dell’immobile indicato dal contribuente nella Comunicazione dell’opzione relativa ai lavori edilizi energetici, sismici, fotovoltaici o relativi alle colonnine di ricarica (articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio – DL 34/2020);

– l’invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione attraverso l’apposito servizio disponibile sul sito dell’Agenzia “Consegna documenti e istanze”, nel caso in cui il contribuente rilevi un errore o intenda fornire dati ed elementi sconosciuti all’Agenzia.

Questa comunicazione sarà presente anche nel cassetto fiscale del contribuente.

Il contribuente confronterà quindi i dati forniti dall’Agenzia con quelli in suo possesso, precedenti ai lavori e, in presenza di uno scostamento, conferirà a un professionista l’inarico di presentare la pratica di aggiornamento catastale.

L’aggiornamento catastale, anche se effettuato in ritardo rispetto al termine previsto di 30 giorni, sarà considerato come adempimento spontaneo: il contribuente avrà quindi diritto a beneficiare delle sanzioni ridotte che, in base all’articolo 31 del RD 652/1939, variano da un minimo di 1.032 euro a un massimo di 8.264 euro.