Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono 22,8 milioni gli italiani che hanno dei debiti con il Fisco, e solo uno su otto è una partita Iva. In particolare 2,9 mln sono artigiani, commercianti e liberi professionisti, 3,6 milioni sono rappresentati da persone giuridiche (società di capitali, enti commerciali, cooperative, ecc.) e i restanti 16,2 milioni sono incepersone fisiche.

Tra il 2000 e il 2024 le tasse, contributi, imposte, bollette, multe, etc., non riscosse dal fisco italiano o da altri enti sono pari a 1.274,5 miliardi di euro. Al netto delle persone nel frattempo decedute, delle imprese cessate, dei nullatenenti e dei contribuenti già sottoposti ad azione cautelare/esecutiva, l’importo potenzialmente aggredibile si riduce a poco più di 100 miliardi di euro (7,9 per cento del totale).

Gli avvisi di addebito e di accertamento esecutivo sono mediamente di importo molto contenuto: il 76 per cento dei singoli crediti, infatti, sono di importo inferiore a 1.000 euro e valgono complessivamente 59 miliardi di euro.