Taxi, nota sindacale all’assessore Marco Granelli del Comune di Milano

Egr. Dott. Marco Granelli Assessore Mobilità e Ambiente

Oggetto: nota sindacale.

La Categoria dei tassisti milanesi ha proclamato lo stato di agitazione per protestare contro il provvedimento di Deliberazione emesso da Regione Lombardia in data 19 dicembre 2016 n° X/6025, avente ad oggetto le determinazioni in materia di servizio taxi del Bacino aeroportuale lombardo.

In particolare abbiamo notato che, nonostante le nostre osservazioni contrarie, evidenziate nell’ultima Conferenza del servizio taxi del bacino aeroportuale lombardo, del 20 luglio scorso, e non solo, e l’impegno scritto (verbalizzato) da parte dell’assessore Sorte di rivederci dopo la pausa festiva, lo stesso Assessore, senza riconvocare la Conferenza competente, ha definito comunque il valore dell’adeguamento tariffario per l’anno in corso, modificando anche la formula dell’algoritmo condiviso in accordi precedenti, per ottenere un valore negativo da riportare nel prossimo adeguamento.

Con questo “adeguamento al ribasso” la categoria, che negli anni dal 2009 al 2014 ha già sopportato una grave flessione dei propri ricavi senza chiedere sussidi di nessun genere, oggi con questo provvedimento rischia di pagare due volte a causa della deflazione persistente da anni.

Nella determina menzionata, Regione Lombardia ha poi deliberato una tabella unificata dei turni, senza tenere minimamente conto delle osservazioni e dei pareri negativi da noi espressi nella stessa Conferenza del servizio taxi del bacino aeroportuale lombardo del luglio scorso, anzi, la stessa Regione ha ulteriormente modificando la tabella turni a favore di pochi operatori aereoportuali e a discapito dei molti operatori che operano invece nell’area metropolitana.

La posizione espressa da Regione Lombardia nei modi e nei tempi in cui è stata prodotta la delibera del 19/12/2016 ha un chiaro intendimento: l’Assessore competente NON ha nessuna intenzione di proseguire sulla strada del dialogo collaborativo e costruttivo intrapreso dai suoi predecessori e che ha portato il servizio taxi tra i primi posti in Europa, ma preferisce intraprendere scelte unidirezionali non condivise, assecondando le esigenze di pochi e non certo prestando attenzione alla definizione di regole comuni che possano garantire migliore qualità del servizio.

Le Associazioni firmatarie ribadiscono la loro contrarietà in merito all’adeguamento tariffario, in quanto, come detto, assunto con un algoritmo diverso da quello concordato.

Ribadiscono la loro contrarietà allo schema di turni presentati, perché non omogeneo e non rispondente alle esigenze dell’utenza e della flotta taxi operante nel bacino aeroportuale.

Le Associazioni firmatarie ricordano altresì a Regione Lombardia gli impegni assunti nei precedenti accordi e ribaditi nella legge 6/2012 nonché nel vigente regolamento che vincolano la stessa alla emissione di incentivi volti all’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, completando i bandi arretrati per gli anni 2013 e successivi.

Purtroppo dobbiamo registrare anche la responsabilità diretta da parte del Comune di Milano, come attore principale del sistema aeroportuale, avendo in essere 4855 licenze taxi su 5300 dell’intero sistema, NON si è mai adoperato per imporre il proprio peso nelle scelte adottate da Regione Lombardia, ma si è limitato a svolgere la funzione di presenza senza incidere sulle scelte.

Questa assenza istituzionale e la mancanza di un confronto nel nostro comune hanno prodotto una involuzione nel sistema e nelle regole con palesi mancanze di omogeneità delle stesse. Più volte, in riunioni ufficiali e non, abbiamo cercato di sensibilizzare codesta Amministrazione a sostenerci per la cancellazione della lettera b, c. 2 dell’art. 37 dell’attuale regolamento di bacino che risulta palesemente in contrasto con le regole omogenee.

Più volte abbiamo sollecitato i vostri uffici in merito alle difficoltà che emergono nell’applicazione degli artt. 57 e 59 del regolamento regionale sulle procedure di decadenza della licenza per perdita dei titoli, anche alla luce della recente legge sull’omicidio stradale.

Per tutto quanto sopra descritto, chiediamo al Comune di Milano di attivarsi urgentemente nei confronti della Regione Lombardia per fare modificare la delibera di Giunta regionale N. X/6025 del 19 dicembre 2016 e di sostenerci nell’audizione della V Commissione Trasporti della Regione Lombardia per la modifica degli artt. 37 e 59.

Un bacino così ampio che coinvolge 45 Comuni, tre aeroporti (Linate, Malpensa e Orio al Serio) e tre province (Milano, Varese Bergamo) non può essere gestito senza un controllo forte, regole precise e soprattutto UGUALI PER TUTTI.


Unione Artigiani della Provincia di Milano
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