Le attività artigiane che si occupano autoriparazione, come abbiamo già indicato, non sono quelle per cui il DPCM dell’11 marzo 2020 prevede l’obbligo di chiusura.

Si tratta di autoriparatori, officine meccaniche, carrozzieri, gommisti, centri di revisioni, ecc.

La decisione delle Istituzioni è motivata dal servizio che forniscono tali aziende, un servizio di pubblica utilità, che contribuisce alla garanzia della sicurezza stradale dei veicoli privati e pubblici.

 

Però tali aziende devono seguire precisi comportamenti per a svolgere le consuete attività lavorative, delle precauzioni per garantire la salvaguardia dei propri dipendenti e dei clienti.

Le misure che noi consigliamo sono:

  • assicurare il rispetto della distanza interpersonale di 1  metro con il cliente e tra dipendenti
  • far attendere il cliente in luoghi aperti (no ufficio)
  • utilizzare degli strumenti di protezione individuale (mascherine/guanti o igienizzante) o di protezione generale (copri volante, copri leva cambio, copri sedile, etc)
  • evitare l’utilizzo di spazi che potrebbero causare assembramento (es, sale riunioni, corsi, automezzi, cabina auto)
  • svolgere gli interventi di installazione / riparazione da soli, ove possibile
  • lavorare su appuntamento, evitando quindi che l’attività sia aperta completamente al pubblico
  • sanificare i mezzi prima di procedere con le attività lavorative e

 

Inoltre, Consigliamo a tutti i datori di lavoro di stampare e affiggere in maniera ben visibile il modello che abbiamo predisposto, scaricabile e stampabile a questo link.

 

Per informazioni legate alla sicurezza il riferimento è UPI Servizi – area Salute e sulla Sicurezza dei lavoratori gruppo Unione Artigiani tel. 0331/1731000,  email sicurezza@upiservizi.it