È stato presentato settimana scorsa a Cesano Maderno il corso “Dalle idee alle cose: progettare nel segno della differenza“, diretto dal professor Aldo Colonnetti, e organizzato presso il Centro Culturale Europeo Palazzo Arese Borromeo di cui l’Unione Artigiani è associata.
Le condizioni attuali della produzione sia artigianale che culturale consentono grande flessibilità sia sul piano della quantità sia su quello del linguaggio espressivo. Da qui è necessario ripartire per ridefinire e quindi ricollocare l’essenza del “fare” e quindi dell’oggetto stesso, in un contesto dove le variabili sono più numerose delle costanti: fondamentale, da questo punto di vista, è il ruolo del design.
Le immagini si costituiscono e si sviluppano in relazione alla nostra esperienza e alle nostre capacità di costruire una relazione tra le idee e le cose; le immagini costruiscono il senso della nostra realtà, e le loro “identità e differenze”, una serie di problematiche teoriche, che implicano cambiamenti di paradigmi interpretativi e progettuali.
Da qui, una serie di analisi teoriche e pratiche, che hanno come riferimento alcuni saggi fondamentali di Gilo Dorfles, in particolare “Natura e Artificio”, “Simbolo, Comunicazione e Consumo” e “L’intervallo perduto”.
Contemporaneamente con lo sviluppo teorico, saranno presentate specifiche “storie” attuali di aziende, la Brianza in questo caso come laboratorio, sia di pratiche professionali, dove il riferimento all’identità europea, e non solo, è già presente in termini operativi.
Il corso intreccerà riflessioni teoriche con esperienze pratiche assieme ad un parterre di invitati, che trovano nel Made in Italy una sorta di identità comune:
- il cibo, con Alberto Capatti, cofondatore con Carlin Petrini di Slow Food;
- il design delle automobili con Flavio Manzoni, chief design di Ferrari;
- Franco Caimi, titolare di Caimi Brevetti, azienda della Brianza leader al mondo per quanto riguarda il design del suono;
- Moreno Ferrari, design di alcuni tra i marchi più importanti della moda italiana.
E, in quanto rappresentante della Triennale, come direttore generale, nonché Presidente di Federcultura, Andrea Cancellato, che possiede un osservatorio, unico e molto utile, per tentare di tracciare le linee future del Design e del Progetto.
Tutto questo per affermare che le dimensioni teoriche del progetto devono essere in grado di intercettare, in tempo reale, le trasformazioni tecnologiche e produttive, che provengono dal mondo delle “cose”.
Attraverso otto incontri, utilizzando il design come il linguaggio capace di produrre “differenze”, si affronterà questo viaggio all’interno del mondo delle “cose”, dei saperi e delle discipline, per una relazione consapevole tra noi e gli oggetti, che non sono mai solo strumentali ma hanno una loro propria narrazione attinente al valore culturale.
Il corso prenderà avvio il prossimo 16 marzo e le iscrizioni sono ancora aperte.
Alla fine del corso, ai partecipanti regolarmente frequentanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Per chi lo necessita, si comunica che saranno previste particolari condizioni favorevoli per vitto e alloggio presso le strutture ricettive di Cesano Maderno.
Per maggiori informazioni, costi ed iscrizioni: www.centroeuropeopalazzoborromeo.it