Anche per il settore artigiano i vantaggi dalla condivisione e dal coworking tra professionisti.
Sono state approvate dalla Giunta del Comune di Milano le nuove linee guida per l’avvio, dell’affido di poltrona per le attività di parrucchiere ed estetista.
Nuove regole che rendono possibile lo svolgimento contemporaneo di queste professioni in un medesimo locale.
L’affido di poltrona/cabina è una nuova disciplina contrattuale, proveniente dagli Stati Uniti e dai Paesi anglosassoni, che permette l’esercizio dell’attività affini e non da parte di soggetti professionali diversi in medesimo luogo. Precedentemente l’affido di poltrona era permesso dal regolamento comunale solo tra soggetti che svolgono la medesima professione.
I soggetti coinvolti nel contratto sono il titolare del salone/centro, ossia l’affidante e il professionista abilitato, ossia l’affidatario in questo specifico caso un parrucchiere o un estetista, che potranno così lavorare presso la medesima struttura fornendo però servizi alla persona diversi da quelli per cui si contraddistingue l’attività principale.
Unione Artigiani di Milano accoglie con particolare soddisfazione il provvedimento. “Apprezziamo il recepimento da parte dell’Amministrazione municipale, ed in particolare dell’assessore Cristina Tajani – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero -, delle precise richieste da noi formulate nei mesi scorsi. I soggetti coinvolti potranno ora integrarsi offrendo servizi eterogenei, ma affini, come per esempio quello di acconciatore affiancato dall’estetista, andando a dare valore aggiunto a un servizio che si colloca sempre più in linea con le moderne esigenze della clientela. In precedenza l’affido di poltrona era consentito solo tra soggetti che svolgevano la medesima professione, questa misura ora amplia le possibilità di partnership.”
“Inoltre – sottolinea Accornero -, grazie a questo provvedimento si potranno ottimizzare i costi di avvio e di esercizio dell’attività, consentendo a tanti giovani di iniziare ad operare in un settore che nella città di Milano offre spazio e margini di crescita.”
“Grazie all’approvazione di questo provvedimento rispondiamo all’esigenza dei milanesi di trovare servizi affini, come l’estetista e il parrucchiere, in una medesima struttura ottimizzando così i tempi e gli spostamenti“. Cosi commenta l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive Cristina Tajani che prosegue: “Nuove regole che permettono ai piccoli artigiani di continuare a porsi in maniera competitiva sul mercato sperimentando una nuova forma di coworking, vantaggiosa sia per il titolare, che ottiene una diminuzione dei costi fissi, sia per l’affidatario che opera all’interno di un’attività già strutturata e avviata”.
Le linee guida prevedono che, oltre alla stipula di un regolare contratto tra le parti, venga anche identificata la tipologia di attività che verrà esercitata sulla poltrona/cabina in affido; la durata e facoltà di recesso anticipato e le cause di risoluzione; la superficie data in uso e l’identificazione delle postazioni date in uso che non potranno essere utilizzate dall’affidante.
Fissati anche i limiti di utilizzo degli spazi: non più di una poltrona/cabina per le imprese che hanno fino a tre dipendenti; due poltrone per quelle da 4 a 9 dipendenti e massimo tre per quelle che superano i 10.
L’affido di poltrona/cabina è possibile unicamente per quelle categorie il cui titolare abbia presentato la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) come parrucchiere, estetista e affini. Tale tipologia contrattuale non è applicabile a chi non ha i requisiti per lo svolgimento dell’attività, a chi ha lavorato all’interno dello stesso salone negli ultimi 5 anni come dipendente e per i titolari che abbiano effettuato licenziamenti negli ultimi 24 mesi.