Risposta al quesito n. 24 delle Faq sulla Patente a Crediti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. 

 

Nel caso di impresa familiare con collaboratori familiari impegnati con modalità di prestazione occasionale (massimo 720 h annue) è corretto che il richiedente della patente a crediti di qualifichi come lavoratore autonomo con conseguente esclusione dei requisiti di cui alle lettere b), d) e f) ?

 

Ai fini dell’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alle imprese familiari, di cui all’art. 230-bis c.c., si applica l’art. 21 del D.Lgs. n. 81/2008. Ovvero “nel caso di impresa familiare, il titolare della stessa non verrà ad assumere la veste di datore di lavoro e, pertanto, non soggiacerà a tutti gli obblighi previsti dal T.U. in materia”, a meno che non formalizzi un rapporto di lavoro subordinato con i propri familiari.

Ne consegue che, solo nei casi suindicati, l’impresa familiare non è soggetta alla designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e al possesso del documento di valutazione dei rischi (DVR).