Tanta voglia di fare export, affascinati dalle potenzialità dell’intelligenza artificiale ma con ancora tanti imprenditori con inadeguate skill sul marketing digitale per i mercati esteri.

È questo, in sintesi, l’esito dell’indagine di Promos Italia sullo stato di trasformazione digitale delle imprese italiane, con un focus particolare sulle aziende della macroarea di Milano, Monza Brianza e Lodi, presentata oggi al Digit Export Day di Milano.

La grande protagonista è l’intelligenza artificiale, il cui potenziale è riconosciuto dal 18% delle aziende della macroarea, che ne fanno uso per migliorare le vendite internazionali. Le applicazioni principali di questa soluzione IT riguardano la generazione di contenuti scritti (87%) e di immagini (37%).

Nelle tre province, il 25% di chi utilizza l’IA lo fa per analizzare i dati dei clienti e offrire di conseguenza vendite personalizzate, con il 12% che invece la adopera per creare algoritmi di pricing per prezzi dinamici.

Rispetto alla media nazionale, le aziende della macroarea apprezzano maggiormente l’impiego dell’IA per fornire un servizio clienti attivo 24/7 tramite chatbot e agenti virtuali (19% nella macroarea vs 8% in Italia).

Sebbene il 23% delle aziende delle tre province ha dichiarato di non aver fatto investimenti in strumenti digitali nel 2024, il 77% ha invece previsto spese per favorire l’implementazione di tecnologie.

Il 17% delle imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi ha destinato meno di €1.000 alla digitalizzazione, il 21% fino a €5.000, il 13% fino a €10.000, il 12% fino a €20.000, l’8% fino a €50.000, il 5% fino a €100.000 e addirittura 1% oltre €500.000.

Se si guarda al biennio 2025/2026, diminuisce la percentuale di aziende che non intende investire in tecnologie (19%) e aumentano le previsioni di spesa, con il 7% che investirà meno di €1.000, il 27% fino a €5.000, il 14% fino a 10.000, il 13% fino a €20.000, il 10% fino a €50.000, il 9% fino a €100.000 e, ancora, un 1% che prevede di dedicare oltre €500.000 agli strumenti digitali volti a migliorare le vendite all’estero. “

 

GLI STRUMENTI DIGITALI UTILIZZATI: QUASI UN TERZO DEGLI IMPRENDITORI PREFERISCE LA CARA E VECCHIA AGENDA CARTACEA

L’indagine ha inoltre scattato una fotografia degli strumenti digitali maggiormente impiegati per entrare in contatto con clienti e potenziali acquirenti.

Nelle tre province, le aziende utilizzano principalmente il proprio sito web (79%), i social media (60%), l’e-mail marketing (47%), i webinar o i meeting online (34%) e le pubblicità sul web (23%).

Gli strumenti di gestione dei contatti più comuni nella macroarea sono i file Excel (51%) e i programmi di CRM (29%), anche se ben il 27% delle imprese preferisce l’agenda scritta a mano, mentre il 14% non fa uso di alcun tipo di strumento.

 

GLI INVESTIMENTI IN PUBBLICITÀ

Rispetto alle imprese sparse su tutto lo stivale, le aziende di Milano, Monza Brianza e Lodi prestano maggiore attenzione al potenziale delle pubblicità per trovare nuovi clienti, con il 31% che dichiara di investire in annunci online (vs 23% sul campione nazionale) e il 30% in pubblicità su Google Ads (vs 18% in Italia). Rimane, al contrario, invariata rispetto alla media nazionale la percentuale di imprese che punta sulle promozioni tramite newsletter internazionali (12%) e sulle campagne di retargeting online (4%), mentre diminuisce la quota di aziende che non investe in inserzioni pubblicitarie (36% a Milano, Monza Brianza e Lodi vs 43% in Italia).

Se guardiamo ai mercati esteri di maggiore interesse per le imprese milanesi, brianzole e lodigiane, notiamo che i primi 5 territori con cui le aziende intrattengono rapporti commerciali sono i Paesi dell’Unione Europea (86%), gli Stati Uniti (31%), i Paesi del continente africano (18%), l’India (16%) e i Paesi del Sud America (14%). In prospettiva, le aziende vorrebbero sviluppare le vendite in Unione Europea (63%), negli USA (39%), in Canada (33%), nei Paesi sudamericani (26%), in Cina (23%) e in Australia (23).