Imprenditoria femminile protagonista nelle bozze di manovra di Bilancio 2021 che verranno sottoposte al vaglio del Parlamento per la conversione in legge.
In particolare, verrebbe istituito un fondo a sostegno dell’impresa donne, presso il Ministero dello sviluppo economico.
Si tratta di un fondo istituito per promuovere e sostenere l’avvio o il rafforzamento dell’imprenditoria femminile. Le risorse sono quindi destinate alle donne che iniziano un’attività di impresa o che ne hanno già una. Ciò tramite:
- Contributi a fondo perduto per le donne che avviano un’attività. Con particolare riguardo alle libere professioniste e alle imprese individuali, specie se avviate da disoccupate di ogni età.
- Incentivi per il rafforzamento di imprese femminile già costituite da 36 o più mesi. Ciò tramite un contributo a fondo perduto, fino all’80% della media del fabbisogno circolante degli ultimi 3 esercizi.
- Finanziamenti agevolati o a tasso zero per avviare o sostenere un’impresa.
- Investimenti nel capitale, in favore di strat up e aziende guidate da donne, operanti in settori strategici nazionali.
- Altre forme di sostegno (azioni di comunicazione e percorsi di assistenza tecnico-gestionale).
Per finanziare questo fondo, la bozza della legge di bilancio 2021 prevede 20 milioni di euro, sia per il 2021 sia per il 2022.
Per quanto riguarda l’individuazione dei beneficiari e i criteri di ripartizione dei fondi, avverranno entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra finanziaria. Cosa che dovrà avvenire necessariamente entro la fine del 2020.
Per questo nei primi mesi del 2021 dovremmo conoscere a chi spettano le risorse stanziate e come saranno ripartite. Solo in seguito arriveranno i relativi fondi.
Infine, la nuova manovra prevede la creazione di un comitato apposito, presso il Mise. Esso deve indirizzare l’uso delle risorse e svolgere altre attività per l’imprenditorialità femminile.
L’istituzione di questo fondo rappresenterebbe un’opportunità notevole per le libere professioniste, per le imprenditrici che iniziano la loro attività o quelle che l’hanno già avviata. Restano ancora da definire i criteri di ripartizione delle risorse nei prossimi mesi. Tuttavia il percorso di aiuti all’imprenditorialità femminile pare tracciato.