Uno sconto del 40% sulla parte variabile della Tari riservato alle attività chiuse durante il lockdown.
La misura è stata varata dal Consiglio comunale di Milano e si rivolge al 70% delle utenze non domestiche della città, tra cui, ad esempio: imprese, negozi e pubblici esercizi, attività artigiane, bar e ristoranti. E ancora, biblioteche, musei, nidi, scuole dell’infanzia, primarie, secondarie e II grado paritarie, ma anche cinema e teatri.
Grazie ad un emendamento presentato della maggioranza, e votato trasversalmente dall’Aula, il provvedimento comprende anche un azzeramento della Tarig (la tassa sui rifiuti giornalieri) per le nuove occupazioni di suolo pubblico destinate ai dehors di bar e ristoranti fino alla fine dell’anno (come già previsto per la Cosap).
Il conto complessivo della Tari, previsto per il 2020, è di 298 milioni di euro. Importo che si è ridotto per il quarto anno consecutivo. Una minor attività di raccolta rifiuti, l’incremento delle superfici delle unità immobiliari del 2020 rispetto al 2019 e l’attività di recupero evasione hanno consentito risparmi tali da prevedere in parte il recupero degli sgravi varati oggi dal Consiglio comunale. Il resto della manovra sarà finanziato nelle prossime tre annualità, a partire dal 2021.