Si attendeva proprio in queste ore e la notizia è arrivata direttamente dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che in un tweet ha annunciato che la Lombardia, grazie agli sforzi dei lombardi di queste settimane, passerà da zona rossa a zona arancione.
Una scelta ampiamente auspicata e sollecitata con forza anche dall’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza (http://www.imprese-lavoro.com/2020/11/27/unione-artigiani-la-lombardia-deve-diventare-arancione/).
Ancora non c’è l’annuncio ufficiale del Governo e ancora non si sa se il passaggio avverrà già da domani, sabato 28 novembre, o invece da lunedì prossimo.
Ecco che cosa cambierebbe
Spostamenti
– Resta vietato uscire dal proprio Comune se non per comprovate esigenze lavorative o di salute
– Ci si può muovere all’interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione.
Negozi e attività
– Riaprono tutti i negozi, senza limitazioni sempre nel rispetto delle norme anti-covid
– Riaprono i centri estetici
– Resta la chiusura nel fine settimana e nei festivi dei centri commerciali.
Scuole
– Salvo diversa indicazione da parte dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe.
– Alle superiori resta la didattica a distanza, così come per l’Università non cambia nulla rispetto alla zona rossa.
Bar e ristoranti
– Nessuna variazione per bar e ristoranti, per i quali è consentito l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.
Sport, eventi e musei
– Restano chiuse le palestre, le piscine, i centri benessere e i centri termali.
– Ancora vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti. È invece permesso frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato utilizzare gli spazi adibiti a spogliatoio.
– I musei restano chiusi.