Ecobonus 110%: come funziona la cessione del credito

Unione Artigiani vi è vicina in questo momento di grande difficoltà. Insieme ce la faremo!

 

Con il Decreto Rilancio convertito nella legge n. 77/2020 (decreto-legge-34-2020-testo-coordinato), e l’Ecobonus al 110% che ha portato la detrazione fiscale dal 65 al 110% per i lavori di efficientamento energetico e adeguamento sismico degli edifici, è in vigore anche la cessione del credito per il 2020 e il 2021 come alternativa alla fruizione diretta del bonus, con un ampliamento della platea di soggetti che ne possono usufruire e di lavori ammissibili.

L’idea è quella di supportare e rilanciare il settore edilizio e gli investimenti green, consentendo anche ai contribuenti meno abbienti di effettuare lavori di ristrutturazione accedendo (laddove l’incapienza fiscale impedisse di beneficiarne o per godere di una sorta di servizio a costo zero) allo sconto in fattura e alla cessione della detrazione a terzi.

Vediamo dunque come funziona nel dettaglio la cessione del credito con l’Ecobonus 2020.

Gli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio  concedono al beneficiario dell’Ecobonus 110% la possibilità di scegliere tra le seguenti opzioni:

  • utilizzo della detrazione fiscale divisa in cinque quote annuale in dichiarazione dei redditi;
  • cessione del bonus al fornitore dei lavori per ottenere un corrispondente sconto immediato in fattura;
  • cessione del credito d’imposta ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari.

La detrazione fiscale al 110% e la possibilità di cedere il credito d’imposta solo legati agli interventi agevolabili effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Il credito può essere ceduto in caso di lavori:

  • che danno diritto al Superbonus;
  • che danno diritto al Bonus Ristrutturazioni;
  • che danno diritto all’Ecobonus o al Sismabonus;
  • che danno diritto al Bonus Facciate;
  • di installazione di impianti fotovoltaici;
  • di installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

L’opzione della cessione può essere effettuata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori. Per l’Ecobonus 2020 possono essere al massimo due:

  • il primo stato di avanzamento deve riferirsi ad almeno il 30%;
  • il secondo ad almeno il 60% dell’intervento medesimo.

La cessione deve essere fatta in via telematica tramite le procedure che saranno definite dall’Agenzia delle Entrate con specifici decreti attuativi.

Per poter cedere il credito dell’Ecobonus 2020, o chiedere lo sconto in fattura:

  • bisogna richiedere a un CAF o a un professionista abilitato il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, come prova della sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione fiscale;
  • gli interventi effettuati devono essere asseverati da tecnici abilitati assieme alla congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi;
  • bisogna trasmettere copia dell’asseverazione in via telematica all’ENEA secondo le modalità che verranno stabilite dal Ministero dello Sviluppo Economico con apposito decreto.

A partire da settembre 2020 Unione Artigiani attiva lo “Sportello Superbonus 110%-certificazioni”, un servizio di consulenza convenzionato dedicato agli associati.

L’attività, curata dall’esperto ingegner Pietro Ghirardelli, iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Milano e Certificatore energetico accreditato Cened, prevede una prima fase di consulenza informativa gratuita fornita attraverso un contatto per e-mail scrivendo all’indirizzo

ing@ghira.it

Per eventuali successive consulenze ed assistenza specifica quali

  • analisi dettagliata delle esigenze
  • sopralluogo degli immobili
  • raccolta ed esame della documentazione edilizia, catastale, energetica
  • redazione della pratica necessaria al conseguimento del Superbonus 110%

verranno applicate le tariffe professionali agevolate e convenzionate, sempre comunque previa presentazione ed approvazione di un preventivo.

Per maggiori informazioni rivolgersi al proprio contabile di riferimento dell’Unione Artigiani.


Unione Artigiani della Provincia di Milano
Sede legale: Via Doberdò 16 – 20126, Milano (MI)
Codice fiscale 02066950151