L’Autorità bancaria europea (EBA) ha deciso di riattivare la moratoria legislativa e non legislativa sui crediti deteriorati rivedendone le relative linee guida, che si applicheranno fino al 31 marzo 2021 per colmare le carenze di liquidità innescate dai nuovi lockdown, così che non vi siano vincoli operativi alla continua disponibilità di credito.Tutto questo permetterà di evitare la classificazione automatica delle esposizioni nella definizione di tolleranza o di inadempienti in caso di ristrutturazione in sofferenza. Si tratta degli automatismi previsti dalle nuove regole UE che per legge scatterebbero dal primo gennaio 2021.
In considerazione della difficile congiuntura economica determinata dall’emergenza COVID, infatti, banche e Associazioni di Categoria, tra cui Unione Artigiani-C.L.A.A.I chiedevano da tempo a Governo e Parlamento di evitare l’entrata in vigore del nuovo regolamento sul default, in base al quale diventano più stringenti le regole sullo stato di insolvenza.
Con il continuo dispiegarsi della pandemia COVID-19, è fondamentale che le banche continuino a fornire prestiti all’economia reale pur riconoscendo eventuali problemi di solvibilità al fine di garantire che i prestiti problematici si riflettano bene nei loro bilanci. Di conseguenza, nell’ambito della riattivazione delle proprie Linee Guida sulle moratorie legislative e non legislative, l’EBA ha introdotto due nuovi vincoli per garantire che il supporto fornito dalle moratorie sia limitato a colmare le carenze di liquidità innescate dai nuovi lockdown e che vi siano nessun vincolo operativo alla continua disponibilità di credito.
Questo consentirà in poche parole alle banche di continuare a sostenere le imprese continuando a poter fornire il supporto necessario.
Il Confidi di Unione Artigiani è a completa disposizione per assistere gli associati e proporre soluzioni personalizzate.