Un primo esame del nuovo Dpcm e relativi allegati, licenziati nella notte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sconcerta l’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza.
“Dalla lettura dei documenti pubblicati – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero – desumiamo che se la Lombardia dovesse essere dichiarata zono a rischio 4 questo comporterà la chiusura, tra le altre attività, anche dei centri estetici.”
“Questa scelta – rimarca Accornero – appare inaccettabile soprattutto a fronte degli impegni profusi dalle singole attività per ottemperare ai precisi protocolli di salute e sicurezza, che hanno comportato anche ingenti investimenti. La serrata dei centri estetici rischia di produrre l’esplosione dell’esercizio abusivo della professione a domicilio e del lavoro nero.”
“In virtu’ di questa situazione – conclude Accornero – stiamo chiedendo al nostro ufficio legale approfondite valutazioni per le quali ci riserviamo ogni azione a tutela della categoria.”