La Manovra 2025 ha prorogato la tassazione agevolata al 5% dei premi di risultato fino al 2027.
La detassazione agevolata si applica:
- su una cifra massima di 3mila €
- per lavoratori con stipendio lordo annuo (RAL) fino a 80mila €
- su incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti con il decreto interministeriale attuativo del 25 marzo 2016, dei ministeri del Lavoro e dell’Economia
La stessa agevolazione d’imposta, pari al 5%, si applica fino al 2027 anche alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.
Le aziende che coinvolgono pariteticamente i dipendenti nell’organizzazione del lavoro hanno uno sconto del 20% sull’aliquota contributiva a carico del datore di lavoro su premi erogato fino a 800 euro, somma su cui non è dovuta alcuna contribuzione da parte del dipendente.
I lavoratori possono anche scegliere di convertire i premi di risultato in strumenti alternativi, come contributi previdenziali e assistenziali, buoni pasto, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di assistenza, fringe benefit. In questo caso, le somme non concorrono alla formazione del reddito.
Se però il valore del premio risulta più alto rispetto a queste forme alternative di retribuzione, l’eccedenza è sottoposta a imposta sostitutiva oppure ordinaria a scelta del lavoratore (circolare 28/2016).