Cade dal 1° luglio l’obbligo di indossare la mascherine sui luoghi di lavoro, ad eccezione di trasporti e sanità. L’utilizzo della mascherina FFP2 nei luoghi di lavoro a maggior rischio (quelli chiusi, i posti dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro e in quelli aperti al pubblico) resta raccomandato come presidio per la prevenzione del contagio, rimane l’obbligo da parte del datore di lavoro di metterle a disposizione per tutti (clienti e fornitori inclusi) ma non è più responsabile del loro utilizzo. 

È quanto prevede il nuovo protocollo Covid sottoscritto al Ministero del Lavoro. Questa nuova impostazione impatta sui profili Inail quanto sul rispetto degli obblighi contenuti nell’art. 2087 del codice civile.

Resta la possibilità in capo al datore di lavoro – pure in assenza di un obbligo di legge – di imporre la mascherina, laddove vi siano indicazioni in tal senso da parte del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

 

L’accordo sarà in vigore fino al 31 ottobre

Il protocollo prevede anche che «il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, anche sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente».

 

Lavoratori fragili

Nel protocollo si specifica che «pur nel mutato contesto e preso atto del venir meno dell’emergenza pandemica, si ritiene che il lavoro agile rappresenti, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia» e anche che «il datore di lavoro stabilisce, sentito il medico competente, specifiche misure prevenzionali e organizzative per i lavoratori fragili».

Le norme per i lavoratori fragili rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2022.

 

Febbre

Rimane il divieto di entrare sui luoghi di lavoro con 37,5 di febbre.