Quali mestieri e quali competenze per gli artigiani che lavoreranno nelle città del futuro (che sono già qui)?
In questa ricerca “Il lavoro del futuro nella città del futuro” l’Agenzia per il lavoro Randstad individua una lunga serie di nuovi mestieri (vedi pagine 24, 30-31, 40, 46) e professioni per i quali vanno individuati al più presto adeguati progetti formativi. In termini numerici, per l’artigianato ci sarà una domanda gigantesca che rischia di rimanere inevasa come quella che già registriamo oggi, a giudicare dall’ennesimo grido di dolore dei dati Excelsior.
Non ci sono solo le metropoli al centro della ricerca di Randstad, anzi. Le opportunità aumenteranno nelle periferie e nei centri esterni alle grandi città, dove si concentreranno le necessità del ceto medio e a basso reddito e dei tanti che sempre più lavoreranno da remoto. Servono figure ibride che sappiano interfacciarsi con differenti professionalità, integrando competenze tecniche, digitali ed energetiche, tenendo conto di un divario d’età che si allunga sempre più tra giovani e anziani, in un contesto dove sarà sempre più necessario prendere parte attiva, in prima persona, nei processi di partecipazione nelle comunità, digitali, fisiche o territoriali che siano.