DI CHE SI TRATTA

Il Consiglio UE – con il voto contrario di Italia e Ungheria – ha dato il via libera al pacchetto di norme “Direttiva Casa Green” per rendere il parco immobiliare degli Stati membri dell’Unione Europea a emissione zero entro il 2050,

Dalla pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, i paesi membri avranno due anni di tempo per recepirla e presentare un piano di riduzione dei consumi degli edifici residenziali per raggiungere i target fissati dalla direttiva: – 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.  

In sostanza, entro 6 anni dovranno essere ristrutturati i primi 1,8 mln di edifici. 

Dovranno essere ristrutturati il 43% degli immobili con le peggiori prestazioni energetiche (classe F e G) pari a 500mila edifici pubblici e 5 milioni di edifici privati. 

I nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero dal 2030, quelli pubblici dovranno esserlo entro il 2028.

 

PANNELLI SOLARI OBBLIGATORI E LO STOP ALLE CALDAIE A GAS

Salvo problematiche tecniche e diverse valutazioni economiche, tutti gli edifici pubblici e privati e con una superficie coperta utile superiore a 250mq dovranno obbligatoriamente installare pannelli solari. 

Via le caldaie a gas entro il 2040, dal 2025 ammessi incentivi solo per impianti ibridi (gas + pompa di calore)

 

QUANTO COSTERANNO I LAVORI

Una prima stima prevede una spesa di tra i 20mila e i 60mila € a famiglia. I paesi potranno incentivare i lavori con i Fondi Ue per il Clima, il Recovery Fund e i Fondi di Sviluppo Regionale.

L’UE ha stanziato complessivamente 152 mld di fondi. Previsto dalla direttiva il possibile impiego della cessione del credito e dello sconto in fattura. 

 

COSA ACCADRÀ AL MERCATO DELLE CASE USATE A BASSE PRESTAZIONI ENERGETICHE

Se i proprietari non interverranno, vi è un elevato rischio di blocco del mercato delle vecchie casse usate a basse prestazioni energetiche.