DI CHE SI TRATTA
È un credito di imposta per gli investimenti effettuati nel 2024 e nel 2025 relativi al Piano Transizione 5.0, nell’ambito del piano RePowerEU/PNRR purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento):
- utilizzabile esclusivamente in compensazione in unica rata via F24 (eventuali eccedenza in 5 anni)
- decorsi cinque giorni dalla regolare trasmissione, da parte di GSE all’Agenzia delle Entrate, dell’elenco dei beneficiari e del credito spettante;
- entro il 12/2025
Unione Artigiani, quando saranno definti i criteri, fornirà assistenza, anche con l’ausilio dei tecnici certificati, per tutti gli adempimenti necessari.
I REQUISITI DEGLI INVESTIMENTI AGEVOLABILI
- beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio di impresa, di cui agli allegati A e B (L. 232/2016, c.d. beni 4.0) con alcune estensioni (vedi sotto) interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzioni o alla rete di fornitura
- nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici
- effettuati in strutture produttive ubicate in Italia
ESTENSIONE BENI IMMATERIALI
- i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia auto-prodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la rac- colta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
- i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitariamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui al punto
- autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
- spese per la formazione esterna del personaleìfinalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi. Spese agevolabili:
- nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni agevolabili;
- fino al massimo di 300.000 €
- a condizione che le attività formative siano erogate da soggetti esterni, individuati con il DM attuativo di prossima emanazione
A QUANTO AMMONTA IL CREDITO D’IMPOSTA
La misura del credito d’imposta varia a seconda del livello di riduzione dei consumi energetici conseguita mediante gli investimenti agevolabili.
- Riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al:
- 35% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 15% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro (per anno, per impresa beneficiaria).
2. Riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 6% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 10%, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al:
- 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 10% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro (per anno, per impresa beneficiaria).
3. Nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 10% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 15%, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al:
- 45% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 25% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 15% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro (per anno, per impresa beneficiaria).
COME SI ACCEDE ALL’AGEVOLAZIONE
- le imprese devono presentare, in via telematica, al Gestore dei Servizi Energetici spa (GSE) le certificazioni “tecniche”, unitamente ad una comunicazione concernente la descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso;
- il GSE, previa verifica della completezza della documentazione, trasmette quotidianamente, con modalità telematiche, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’elenco delle imprese che hanno validamente chiesto di fruire dell’agevolazione e l’importo del credito prenotato, assicurando che l’importo complessivo dei progetti ammessi a prenotazione non ecceda il limite di spesa previsto;
- ai fini dell’utilizzo del credito, l’impresa invia al GSE comunicazioni periodiche relative all’avanzamento dell’investimento ammesso all’agevolazione, secondo modalità che saranno definite con il DM attuativo. In base a tali comunicazioni è determinato l’importo del credito d’imposta utilizzabile, nel limite massimo di quello prenotato;
- l’impresa comunica il completamento dell’investimento e tale comunicazione deve essere corredata, a pena di decadenza, dalla certificazione “ex post”;
- il GSE trasmette all’Agenzia delle Entrate, con modalità telematiche definite d’intesa, l’elenco delle imprese beneficiarie con l’ammontare del relativo credito d’imposta
I DOCUMENTI NECESSARI E DA CONSERVARE (pena la revoca del provvedimento)
- fatture, bonifici e quietanze delle spese e la corretta determinazione dei costi agevolabili
- la dicitura in fattura : art 38 DL 19/2024
- la certificazione delle spese a cura di un revisore legale dei conti (con credito d’imposta per spese fino a 5.000 euro per le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti)
IL RUOLO DEL CERTIFICATORE INDIPENDENTE (in attesa del DM sui requisiti del valutatore)
Il beneficio è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente, che, rispetto all’ammissibilità del progetto di investimento e al completamento degli investimenti, attestano:
- ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni;
- ex post, l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante.
LE SPESE DI CERTIFICAZIONE
Per le piccole e medie imprese, le spese sostenute per adempiere al suddetto obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 10.000 euro, fermo restando il limite massimo delle spese agevolate.