La legge di bilancio 2023 ha confermato l’esonero contributivo del 100%, anche per le nuove assunzioni, a tempo determinato o indeterminato, e per le trasformazioni a tempo indeterminato di donne lavoratrici effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Il limite massimo di importo è stato innalzato a 8.000 euro annui.

Se l’assunzione è a termine la contribuzione agevolata è riconosciuta per un massimo di 12 mesi che diventano 18 in caso di trasformazione o di assunzione a tempo indeterminato.
Per donne svantaggiate si intendono donne over 50 disoccupate da oltre 12 mesi, oppure, a prescindere dall’età, disoccupate da almeno 24 mesi ovunque residenti.

Il tuo referente paghe è a disposizione per tutte le valutazioni.

 

Le lavoratrici per cui spettano gli incentivi sono:

  • donne con almeno cinquant’anni di età e “disoccupate da oltre dodici mesi”;
  • donne di qualsiasi età, residenti in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”. Con riferimento a tale categoria, si precisa che, ai fini del rispetto del requisito, è necessario che la lavoratrice risulti residente in una delle aree individuate. Non sono previsti vincoli temporali riguardanti la permanenza del requisito della residenza nelle aree svantaggiate appositamente previste nella suddetta Carta e che I rapporto di lavoro può svolgersi anche al di fuori delle aree indicate;
  • donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere (leggi elenco del Ministero del Lavoro) e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. La donna priva di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi deve essere assunta o in un settore o in una professione comprese nell’elencazione del citato decreto;
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi”. Al riguardo, si precisa che, ai fini del rispetto del requisito, occorre considerare il periodo di 24 mesi antecedente la data di assunzione e verificare che in quel periodo la lavoratrice considerata non abbia svolto un’attività di lavoro subordinato legata a un contratto di durata di almeno 6 mesi o un’attività di collaborazione coordinata e continuativa, la cui remunerazione annua sia superiore a 8.174 euro o, ancora, un’attività di lavoro autonomo tale da produrre un reddito annuo lordo superiore a 5.500 euro.

 

Con circolare INPS 23 giugno 2023, n. 58, l’Istituto fornisce le istruzioni per gestire gli adempimenti previdenziali connessi all’esonero contributivo.

In particolare, la circolare indica:

  • i datori di lavoro che possono accedere ai benefici;
  • le lavoratrici per cui spettano gli incentivi;
  • i rapporti di lavoro incentivati e la durata;
  • l’assetto, la misura e le condizioni;
  • le modalità di esposizione dei dati nel flusso UNIEMENS.