Un provvedimento anticostituzionale, foriero di ulteriori pesanti problematiche ai danni delle imprese.
L’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza critica fortemente la misura, prevista nel Decreto Ristori, che prevede la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021.
“La misura del blocco dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero – è stata da sempre legata alla cassa integrazione. Pertanto con il nuovo Decreto Ristori viene estesa fino alla fine di quello che è a oggi il termine dello stato di emergenza.”
“Si tratta però di un provvedimento anticostituzionale – rimarca Accornero –, perché di fatto incide sulla libertà di impresa, destinato peraltro a ingessare il turn over nelle aziende e a creare ulteriori costi ingiustificati legati alla cassa integrazione come la maturazione per intero dei trattamenti di fine rapporto.”
“Nessun Paese europeo sta provvedendo a blocchi simili, ingiustificati se pensiamo che i lavoratori licenziati sarebbero comunque coperti da indennità di disoccupazione e non andrebbero ad alimentare il disagio sociale.”
“Chiediamo pertanto al Governo – conclude Accornero – di intervenire modificando il provvedimento e liberando le aziende, che in ogni caso se non costrette da difficoltà insormontabili raramente sono propense a licenziare i propri dipendenti.”