Nonostante la pandemia, che ha frenato la nascita di nuove attività imprenditoriali nel corso dell’anno, sono circa 600 le imprese lombarde che hanno sottoscritto un contratto di rete nel 2020, un numero in crescita rispetto all’anno precedente.
Considerando anche le reti cessate, lo stock di imprese coinvolte in regione sale a 3.921, in aumento del +10,1% rispetto al 2019.
La crescita del numero di imprese che decide di unire le forze per affrontare le sfide del mercato è una buona notizia in un anno così difficile anche se l’aggregazione continua a riguardare una quota esigua di imprese.
La quota di imprese lombarde partecipanti ai contratti di rete è pari a 4,1 su mille, un valore inferiore alla media italiana (pari a 6,3‰); la Lombardia però si conferma la regione coinvolta nel maggior numero di contratti: sono 1.311 le reti che vedono la partecipazione di almeno un’impresa lombarda, il 20,1% del totale nazionale.
Questo ruolo di hub nelle relazioni economiche che attraversano la penisola è dovuto in particolare a Milano, le cui imprese partecipano a 790 contratti. Oltre il 40% dei contratti che comprendono imprese lombarde è composto da non più di 3 imprese, mentre il 14,8% vede la partecipazione di oltre 10 imprese; 4 contratti arrivano a comprendere più di 100 partecipanti: si tratta di grandi reti “orizzontali”, che raccolgono imprese dello stesso settore per mettere in comune alcune funzioni e guadagnare efficienza.
Considerando l’ambito territoriale dei contratti lombardi si registra una crescita più intensa per le reti “a lungo raggio”, comprendenti anche imprese fuori regione, che raggiungono il 56,6% (erano il 55,4% nel 2019), mentre i contratti formati da imprese della stessa provincia e da imprese di diverse province lombarde si attestano rispettivamente al 23,6% e al 19,8%.
I territori con i quali risultano più frequenti le collaborazioni delle imprese lombarde all’interno delle reti sono le grandi regioni industriali limitrofe (Veneto, Emilia Romagna e Piemonte) e il Lazio, per il ruolo rilevante di Roma.
Nel 2020 il settore che ha registrato la maggiore crescita di imprese coinvolte in contratti di rete è l’edilizia (+24,8%), la cui quota sul totale raggiunge il 13%; anche i servizi, dove si concentra la maggior parte delle imprese partecipanti (45,1%), mostrano un aumento significativo (+11,2%), mentre incrementi più ridotti si registrano per il commercio (+7,3%) e l’agricoltura (+3,9%). Una crescita inferiore alla media si registra anche nell’industria (+5,7%), dove però si conferma la quota maggiore di imprese coinvolte sul totale del settore (8,3 ogni mille registrate).
Unione Artigiani da tempo offre consulenza alle imprese sia per lo studio e la realizzazione di una rete di impresa, sia per favorire l’incontro tra imprese interessate a “fare squadra”.
Per maggiori informazioni sui contratti di rete e le possibili opportunità è possibile contattare l’Area Sviluppo & Servizi Innovativi allo 02.8375941.