La strategia per incentivare i pagamenti digitali e ridurre l’uso del contante è stata messa a punto con la Manovra 2020, e dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid è tornata fra le priorità del Governo, che sta mettendo a punto il decreto attuativo.
Nell’ultimo mese ci sono stati incontri fra i rappresentanti del ministero dell’Economia e i principali attori del mercato (banche, società attive nei servizi di pagamento) dai quali filtrano un serie di dettagli. Il primo: l’obiettivo far partire il “piano cashless” a dicembre. Ci saranno incentivi ai pagamenti con carte di credito, di debito e altri strumenti digitali, ma anche un sorta di lotteria che prevede un premio in denaro per i consumatori “più assidui”. Le certezze ci saranno solo quando arriverà il decreto dell’Economia.
In ogni caso, sono due i punti fondamentali su cui il Governo è al lavoro:
- un credito del 10% sui pagamenti digitali, che scatta al superamento di determinate soglie di spesa (si pensa 3mila euro) e di un numero minimo di operazioni.
- un meccanismo di premialità, probabilmente limitato nel tempo (i primi sei mesi di applicazione della norma, ad esempio), con un premio (anche in denaro) per i comportamenti più virtuosi. Un sorta di lotteria dei pagamenti digitali, che secondo le anticipazioni potrebbe partire nel prossimo mese di dicembre e concludersi in primavera, a fine maggio. Vediamo come funzionano i due strumenti principali allo studio.
Si prevede, in estrema sintesi, la restituzione ai consumatori del 10% di quanto hanno speso utilizzando strumenti di pagamento digitali, al superamento di determinate soglie. Il tetto minimo a cui si pensa è pari a 3mila euro annui, ma il meccanismo con cui si calcola sembra complesso.
Il tetto dei 3mila euro, par di capire, non si riferisce alla somma delle spese sostenute, ma all’applicazione di determinati coefficienti che si applicano alle diverse categorie di prodotti, o alla spesa sostenuta. Per esempio, l’acquisto di un elettrodomestico da 300 euro potrebbe comportare un valore (ai fini del calcolo dei 3mila euro) di 30 euro, e via dicendo. Il rimborso avverrebbe comunque in denaro, con scadenza periodica (si parla di un rimborso ogni sei mesi, direttamente sul conto corrente). Quindi, se un consumatore spende 1500 euro (calcolati in base ai coefficienti che verranno messo a punto) nel semestre, riceverà 150 euro di rimborso dallo stato.
Il cashback dovrebbe arrivare direttamente sul conto corrente. Fra gli strumenti che vengono presi in considerazione, la app IO di PagoPa.
Si pensa poi a una vera e propria lotteria, che come detto avrebbe una scadenza a sei mesi: per i consumatori che in questo periodo di tempo effettuano il maggior numero di transazioni utilizzando strumenti digitali, si pensa a un premio di 3mila euro. L’ipotesi che circola prevede il premio per 100mila persone, il periodo di validità di questa sorta di lotteria va dal primo dicembre 2020 al 31 maggio 2021. Significa comprendere il periodo delle feste natalizie, utilizzando quindi la leva del sostegno ai pagamenti digitali anche per rilanciare i consumi.
Il retail è uno dei settori più colpiti dall’emergenza Covid. L’idea originaria, contenuta nella manovra 2020, era quello di prevedere gli incentivi ai pagamenti digitali solo per alcuni specifici settori (ristoranti, parrucchieri, servizi di cura alla persona), mentre ora l’ipotesi allo studio è quella di estenderla a tutte le tipologie di acquisti.