I ragazzi di tutta Italia che frequentano la terza media e i loro genitori saranno più informati quest’anno sulle importanti opportunità lavorative offerte dal mondo artigiano e potranno in questo modo eventualmente scegliere, con maggiore consapevolezza, la nuova filiera formativa tecnologico professionale, il cosiddetto 4+2 (vedi il video).
I dati e le considerazioni di Unione Artigiani Milano Monza Brianza sui territori di riferimento della nostra associazione sono stati infatti citati dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nella comunicazione inviata ai giovani e ai loro genitori di tutto il Paese in vista dell’iscrizione dei ragazzi al percorso di studi da intraprendere al termine della scuola secondaria di primo grado.
“Espriamiamo particolare apprezzamento per l’iniziativa del Ministro che punta a ridurre in questo modo il mismatch tra domanda e offerta di lavoro nel nostro settore – ha dichiarato Marco Accornero, Segretario Generale di Unione Artigiani – informare in modo così diretto e autorevole le famiglie e i ragazzi alla vigilia di un passo così importante per il loro futuro è esattamente il primo step da compiere”.
Il Ministero – ha scritto Valditara – da quest’anno metterà inoltre a disposizione di studenti e famiglie anche un modello nazionale per il “Consiglio orientativo”, che sarà utilizzato dai docenti del primo ciclo, per fornire un supporto concreto ai genitori. Il documento conterrà l’indicazione del possibile percorso scolastico da intraprendere per il secondo ciclo, in linea con le propensioni e le potenzialità di ogni singolo studente.
Per saperne di più, sul sito del Ministero è presente una sezione specificatamente dedicata a tutte le statistiche, realizzata in collaborazione con le associazioni di categoria.
Quanti saranno – ad esempio – i diplomati dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale triennali e quadriennali (IeFp) richiesti dal mercato del lavoro?
Anche con riferimento ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale triennali e quadriennali, nel periodo in osservazione 2024-2028, si prevede una carenza di lavoratori significativa: mancheranno tra 66mila e 83mila giovani in uscita dai percorsi di qualifica/diploma professionale in media ogni anno, a fronte di posti di lavoro da coprire tra 136mila e 153mila che è circa il doppio dei 70mila giovani che accederanno al modo del lavoro. La carenza di lavoratori in possesso di una qualifica o un diploma di IeFP interesserà tu i i principali indirizzi formativi e sarà particolarmente accentuata nel caso di quello edile ed elettrico, dove ogni anno mancheranno 17-20mila giovani. Altri indirizzi per i quali sono a emerse discrepanze rilevanti tra domanda e offerta, compresi tra 11mila e 14mila unità all’anno, sono quello meccanico, quello amministrativo segretariale e dei servizi di vendita, nonché quello agricolo/agroalimentare.