Si è tenuta questa mattina in Piazza Roma, sotto i portici dell’Arengario, la tradizionale cerimonia di consegna delle massime benemerenze cittadine, nella giornata che celebra il Santo Patrono di Monza, San Giovanni. All’evento ha voluto presenziare anche il Segretario Generale di Unione Artigiani Marco Accornero.

Il Giovannino d’Oro, che vanta una tradizione ultra trentennale, è annualmente conferito a quattro eccellenze cittadine che si sono distinte nel mondo dell’impresa, della cultura, dell’arte, del sociale, dell’educazione, dello sport e in altri ambiti.

Il premio Corona Ferrea è invece destinato ad una associazione cittadina.

Le benemerenze civiche sono un tributo di riconoscenza autentica che Monza dedica a quanti contribuiscono a renderla ogni giorno migliore – spiega il Sindaco Paolo Pilotto – In particolare quest’anno sono generosità, passione e pazienza le caratteristiche delle persone premiate, capaci di trovare tempo e talento da donare agli altri e alla crescita della comunità tutta”.

 

 

 

I PREMIATI

Gianni Pelli – Alla memoria

La lunghissima storia dei meriti personali di Gianni nei confronti della intera città è ben nota ai monzesi. Generosità e passione sono stati i segni distintivi della sua attività a servizio della città.

Cittadino attivo prima attraverso l’impegno politico e poi come volontario nel Gruppo delle Guardie Ecologiche Volontarie, è stato loro instancabile coordinatore fino al 2023, collaborando attivamente anche con il Settore e gli Uffici di riferimento. Così, dopo essere stato un punto di riferimento per gli abitanti del Quartiere San Rocco, Gianni lo è diventato per tutti i volontari GEV: presenza costante anche nel Parco di Monza, si è distinto per la dedizione quotidiana alla sua città, che ha voluto servire anche in qualità di “nonno civico”.

 

Fulvia Antonia Tiziani – Alla memoria

“Scomparsa prematuramente ancora nel pieno della sua instancabile attività a favore dei più fragili, è stata impegnata nella Parrocchia Sant’Ambrogio rivolgendo un’attenzione particolare ai piccoli e ai giovani.

Entrata a far parte dell’Associazione “Ti do una Mano onlus”, ha accolto a più riprese ragazzi vittime del disastro di Chernobyl. Nel 2013, ha iniziato a mobilitarsi per i profughi vittime della guerra in Siria, andando di persona anche al confine turco siriano. Nel 2014 è in prima linea ad accogliere i profughi all’arrivo in Stazione Centrale a Milano. Nel 2019 fonda con il marito l’Associazione “Mani di Pace” che segue diversi progetti in Turchia e in Siria.

Sempre disponibile, pronta a regalare un sorriso e un abbraccio, non ha mai smesso di dedicarsi agli altri, ai piccoli, agli immigrati ascoltando chiunque chiedesse aiuto senza fermarsi di fronte agli ostacoli di lingua, di religione e del colore della pelle. Il marito e le figlie portano ora avanti la Sua preziosa e instancabile attività di aiuto e sostegno ai bisognosi”.

 

Premio Giovannino d’Oro a Alessandro Colombo

Da trent’anni al servizio degli altri per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere. Animatore adorato dai giovani negli oratori di S. Gerardo e Frassati di Cederna. Pacato e determinato, generoso e mite, non si fatica comprendere come sia diventato un punto di riferimento per i ragazzi di più generazioni, coniugando la fermezza sui valori essenziali con la capacità di ascolto e sostegno.

Amico sempre pronto a dare una mano, figura di riferimento per moltissimi, ha sempre dimostrato grandezza di cuore e disponibilità nell’affiancarsi a quanti si impegnano in attività di accoglienza e conforto.

Abile musicista, con la sua “Compagnia della Blandoria” ha tenuto innumerevoli concerti a scopo benefico, finanziando diverse attività in campo sociale e culturale.

Collabora con la S. Vincenzo De’ Paoli e con le Preziosine nel Centro anziani Day Hospital. Collabora anche con il Liceo Nanni Valentini, aiutando a valorizzare il patrimonio artistico lasciato dal padre, il celebre e amato pittore Riccardo Colombo”.

 

Premio Giovannino d’oro a Mons. Silvano Provasi

Arciprete di Monza dal 2007, ha festeggiato quest’anno il 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale, al compimento del 75° anno di età.

Il suo approccio sereno e diretto, la pacatezza e la profondità delle sue riflessioni sono entrate nel cuore di tutti i monzesi e non solo dei suoi parrocchiani.

Sempre con lo sguardo e il cuore aperto all’intera città, ha dimostrato particolare attenzione ai giovani, collaborando con i sacerdoti del Decanato e sostenendo molte iniziative anche fuori dal territorio cittadino. Con grande spirito di accoglienza ha dimostrato in più occasioni una particolare sensibilità anche per tutte le altre forme di fede, instaurando con tutti un colloquio generoso e disponibile.

Grazie anche alla Sua opera paziente, dopo sei anni di lavori, la facciata del Duomo di Monza è tornata ad essere la meraviglia che tutti oggi possono ammirare

 

 Il Premio Corona Ferrea è stato assegnato ad ABIO Brianza nel 40°anno di fondazione.

“L’Associazione opera con i suoi volontari presso l’IRCCS S. Gerardo, in stretta collaborazione con le direzioni dei reparti pediatrici, sostenendo bambini e ragazzi, ma anche le loro famiglie, con impegno e dedizione, comprendendo e rispettando le peculiarità personali, di religione e di etnia di ciascuno di loro e andando incontro alle esigenze di ogni singolo giovane paziente.

I volontari, che si preparano anche grazie a costanti occasioni di aggiornamento e di approfondimento, operano quotidianamente con sensibilità e professionalità per rendere la degenza ospedaliera più confortevole, adattando e arricchendo anche gli spazi e non dimenticando i momenti di svago e di festa con i più piccoli, gli adolescenti e le loro famiglie. ABIO Brianza cerca infatti di attuare i valori di solidarietà e dedizione non solo attraverso la assistenza alle persone, ma anche collaborando con le autorità sanitarie per rendere gli spazi ospedalieri accoglienti e confortevoli, fornendo spesso arredi, giocattoli e materiali didattici e ricreativi, rendendo migliori gli ambienti anche grazie all’intervento di artisti, cercando in ogni modo di sostenere il benessere fisico e psicologico dei pazienti più giovani.”