Gli appassionati di Made in Italy possono segnarsi le giornate del 22, 23 e 24 novembre. Tre giorni, 150 laboratori, visite guidate e live show per riscoprire l’artigianato e la manifattura milanese in oltre 70 realtà che aprono le porte al pubblico, mettendo in mostra i prodotti ma soprattutto i metodi di creazione e produzione.
Sono questi i numeri di ‘Made in Milano days’, il primo festival diffuso della manifattura e dell’artigianato milanese, nato dalla collaborazione tra Eccellenza Italiana e Comune di Milano, con la collaborazione tra gli altri di Unione Artigiani, per raccontare un mondo di grande valore che molte persone ancora non conoscono.
La manifestazione punta anche a sensibilizzare giovani e meno giovani che vogliano approcciarsi a questo settore e per i quali i ‘makers’ possono costituire una fonte d’ispirazione per la formazione di mestieri spesso poco conosciuti, da preservare e innovare. Nel capoluogo lombardo ci sono infatti circa 30mila imprese manifatturiere che custodiscono la storia, più o meno recente, del ‘fatto a Milano’.
Tra le botteghe aperte al pubblico ci saranno anche due imprese associate a Unione Artigiani: Baroni Porcellane e la sartoria artigianale Cavioni Milano.
Per prenotare visite e laboratori occorre registrarsi su https://madeinmilanodays.com/
“Officine, accademie, laboratori, atelier, centri di ricerca, fabbriche, showroom dove si produce l’eccellenza italiana, ospiteranno lezioni, show, tutorial, esperienze sensoriali per mostrare materiali, tecniche e utilizzo degli strumenti a chi non l’ha mai visto – spiegano da Palazzo Marino –. A Milano si fabbricano delle speciali chitarre di alluminio, ma anche antichi manufatti storici, ceramiche di raffinato design, scarpe fatte su misura e libri rilegati ancora a mano. È un patrimonio da valorizzare e raccontare che rappresenta la culla della città della moda e del design e può costituire, oltre che uno straordinario driver economico, anche una piattaforma formativa importante per non disperdere know how e tramandare saperi che generano opportunità di lavoro e sviluppo di quel Made in Italy di qualità tanto apprezzato nel mondo”.