Si allarga la platea delle imprese che possono beneficiare del taglio dell’Irap.
Con una delibera approvata dalla Giunta regionale lombarda su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, di concerto con l’assessore al Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini, dal 1° gennaio 2019, le imprese costituite tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019 beneficeranno dell’azzeramento dell’aliquota IRAP per tre anni.
In particolare l’agevolazione sarà efficace per le nuove imprese commerciali di vicinato in sede fissa e quindi aventi una superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti e a 250 mq nei comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti; e le imprese artigianali, purché prevedano la vendita di beni di propria produzione negli stessi locali di produzione o a questi adiacenti.
FONTANA: VOGLIAMO FAR RIVIVERE CENTRI STORICI – “Lo sgravio dell’Irap previsto per le aziende che operano in città con più di 50.000 abitanti – ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – è stato esteso in maniera sperimentale a quelle fino a 40.000 e sotto i 3.000 così da ampliare la platea. L’obiettivo del provvedimento è quello di far rivivere i centri storici”.
ECCO CHI PUO’ USUFURIRNE – L’agevolazione si inserisce fra le azioni concrete messe in campo dalla Giunta regionale per sostenere le imprese, con particolare riferimento a quelle che si impegnano a mantenere l’occupazione in Lombardia. Le imprese di vicinato ed artigianali per usufruire dell’agevolazione devono essere localizzate nei centri storici urbani dei Comuni Capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 40.000 abitanti nonché dei territori dei Comuni fino a 3.000 abitanti, in tali casi il beneficio fiscale opera su tutto il territorio regionale.
ANCHE I COMUNI FINO AI 3 MILA ABITANTI – “Abbiamo allargato questa misura già presente – ha sottolineato Mattinzoli – perché abbiamo visto che a livello sperimentale funzionava molto bene. Si è passati quindi dai 19 comuni della sperimentazione IRAP del 2018 a 804. Non saranno solo i capoluoghi di provincia e i comuni sopra i 50.000 abitanti, ma anche quelli che hanno le caratteristiche descritte. Siamo convinti che con questa decisione andremo a consolidare le imprese e a incrementare l’occupazione, alleggerendo il peso fiscale soprattutto là dove chi produce e ricchezza si trova in condizioni di maggior disagio”.
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