DI CHE SI TRATTA

Il Fondo Nuove Competenze 2024 – 2025, alla sua terza edizione, è un fondo con una dotazione di 730 milioni di euro per finanziare la formazione dei dipendenti delle aziende italiane sui temi delle nuove tecnologie, digitalizzazione e sostenibilità.

Il decreto attuativo è stato pubblicato il 27 novembre 2024.

COME FUNZIONA E QUALI COSTI SOSTIENE

Il Fondo non contribuisce direttamente alle spese vive della formazione (p.e. i docenti) ma rimborsa all’azienda il costo delle ore di lavoro dei dipendenti dedicate alla formazione.

Per accedervi è necessario che le aziende stipulino specifici accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, destinati appunto alla formazione.

Le domande per accedere a questi fondi possono essere inviate tramite il sito del ministero del Lavoro.

I progetti di formazione devono puntare all’acquisizione di competenze riconosciute a livello internazionale, seguendo specifici riferimenti come il DigComp 2.1 per le competenze digitali di base, la norma UNI EN 16234-1 per competenze digitali avanzate, e la classificazione ESCO per quelle legate alla sostenibilità ambientale.

Inoltre, è richiesto che i programmi formativi valorizzino le competenze già detenute dai lavoratori e siano personalizzati basandosi su valutazioni iniziali, in linea con gli standard professionali di qualificazione del Repertorio nazionale, definiti dall’art. 8 del decreto legislativo n. 13 del 2013.

 

A QUANTO AMMONTANO I COSTI COPERTI DAL FONDO

Il fondo copre i costi del personale coinvolto nella formazione al 60% – i contributi previdenziali e assistenziali al 100%.

La gestione delle domande è affidata al ministero del Lavoro, mentre l’INPS si occupa di erogare i contributi.

Le tempistiche previste consistono in 10 mesi per l’erogazione della formazione + 2 mesi rendiconto. La formazione può iniziare solo dopo l’approvazione.

AMBITI E DURATI DELLA FORMAZIONE

I progetti formativi dovranno avere una durata complessiva compresa fra le 30 e le 150 ore e la formazione potrà essere erogata nel 2025.

Questi gli ambiti di formazione coperti dal bando:

  • innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
  • innovazioni aziendali per l’efficientamento energetico e l’uso di fonti sostenibili;
  • innovazioni aziendali per la promozione dell’economia circolare, la riduzione degli sprechi e il corretto trattamento di scarti e rifiuti (incluso il trattamento acque);
  • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
  • innovazioni per la produzione e la commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicoltura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
  • promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale;

COSA OCCORRE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Occorre preparare un piano formativo secondo le specifiche internazionali: identificare le aree di competenza da sviluppare e i corsi da far seguire ai dipendenti coinvolti, con successiva validazione.

Le domande saranno istruite e finanziate secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino all’esaurimento delle risorse.

COME TI AIUTA IL CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI UNIONE ARTIGIANI 

  • Definizione del Business Plan e analisi fattibilità
  • Redazione piano formativo
  • Organizzazione corso, validazione risultati
  • Preparazione e monitoraggio domanda
  • Richiesta rimborso

PER APPROFONDIMENTI

Chiedi un appuntamento a Fabrizio Leonardi, il direttore del Centro di Formazione Professionale di Unione Artigiani.