Non solo sulle stanze, l’effetto Covid è evidente anche sul mercato delle locazioni tradizionali a medio e lungo termine di Milano, in particolare botteghe, laboratori e negozi.

Lo dimostrano i dati relativi all’ultimo semestre (marzo – settembre 2020) registrati dall’Osservatorio di Immobiliare.it e Mioaffitto.it. Da una parte si riscontra un’offerta di appartamenti in locazione in aumento ovunque, con il record di Milano che in sei mesi l’ha vista gonfiarsi del 68,7%; dall’altra la domanda è in calo e tiene solamente nel capoluogo lombardo.

Guardando proprio a Milano, se negli ultimi studi la richiesta di appartamenti in affitto aveva superato quella di immobili in vendita e continuava a crescere a ritmi molto sostenuti, in sei mesi la situazione si è fermata e si rileva un irrisorio +0,5%.

Nonostante ciò, e nonostante un’offerta in costante aumento, non si è ancora assistito a un calo dei prezzi che questo quadro poteva far presagire. La variazione semestrale si è infatti fermata a +1%. La situazione è la medesima nelle grandi città, seppur con variazioni diverse. Anche qui l’offerta risulta in aumento (+14,2% in sei mesi) e i prezzi sono praticamente fermi rispetto a marzo 2020. Nei capoluoghi di regione più piccoli, in provincia e nei piccoli centri i prezzi subiscono la coda lunga della timida ripresa iniziata sei mesi fa, ma domanda e offerta indicano anche qui un mercato che nei prossimi mesi potrebbe tornare in sofferenza.