Sono comunicazioni di compliance: il Fisco segnala, via Pec o Posta o tramite il Cassetto Fiscale, alle persone fisiche le omissioni o le infedeltà riscontrate confrontando i dati dichiarati dai cittadini con quelli disponibili nelle proprie banche dati. 

Non è un accertamento fiscale vero e proprio. Il contribuente, se lo ritiene, ha la possibilità di regolarizzare l’errore o l’omissione con il cosiddetto ravvedimento operoso.

Sarà sufficiente inviare una dichiarazione integrativa con i redditi o gli imponibili non dichiarati, accogliendo di fatto le contestatazioni dalla lettera dell’Agenzia delle Entrate. Occorrerà poi pagare via F24 – non rateizzabile – le maggiori imposte dovute e gli eventuali interessi versando le sanzioni. anche se in misura ridotta.