Minacciano azioni legali, multe salate, accertamenti sulle dichiarazioni dei redditi e perfino il carcere. Tutto evitabile con pagamenti rapidi al fisco ma… ovviamente sono truffe.
Il fenomeno, come molti sanno, è noto come phishing e periodicamente l’Agenzia delle Entrate (quella vera) richiama l’attenzione dei contribuenti: «Il fine di queste comunicazioni è quello di attirare l’attenzione della vittima cercando un contatto e successivamente instaurare un’azione fraudolenta». Che vuol dire costringerti a fare un versamento per poi sparire nel nulla o accedere ai tuoi dati bancari.

 

I SUGGERIMENTI

1) Non farti ingannare dai loghi, spesso vengono utilizzati quelli uguali dell’Amministrazione Finanziaria.
2) Controlla l’ortografia, la grammatica, l’utilizzo di parole o espressioni sospette presenti nel testo.
3) Guarda l’indirizzo: provengono da una email non istituzionale (ad es. gmail o altro.)
4) Non cliccare alcun link, potresti scaricarti un malware (software pericoloso)
5) Non compilare o inviare moduli/form con numeri di conto correnti, carte di credito, documenti di identità, codici fiscali, indirizzi di casa o altri dati personali.

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/focus-sul-phishing/infogen-attenzione-alle-false-e-mail

Oppure contatta il tuo referente contabilità