Addio definitivo a sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologia di bonus edilizi, inclusi bonus barriere architettoniche e recupero di edifici in aree sismiche (sismabonus).
• Restano utilizzabili quindi solo le detrazione fiscali in 10 anni di pari importo
• Eliminata la “remissione in bonis”, la possibilità per il contribuente in ritardo di presentare la documentazione necessaria e accedere ai bonus edilizi con una piccola sanzione. Il termine ultimo resta quindi solo il 4 Aprile.
• Hai crediti d’imposta e debiti con l’erario? I crediti saranno sospesi e compensati in caso di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione per imposte erariali o atti emessi dall’Agenzia delle Entrate per importi complessivamente superiori a 10mila euro, se scaduti i termini di pagamento e non vi siano in corso provvedimenti di sospensione o piani di rateazione non decaduti.
• Servirà una dichiarazione preventiva per accedere alle agevolazioni edilizie prima dell’invio delle fatture a lavori già avviati.
• In caso di omessa trasmissione di informazioni relativi a interventi già avviati la sanzione arriva a 10 mila euro. Per i nuovi interventi invece è prevista la decadenza dell’agevolazione fiscale.
• Stretta anche al credito d’imposta Ace, riservato alle aziende. Si riduce ad una la possibilità di cessione del credito e si estende la responsabilità solidale del cessionario alle ipotesi di concorso nella violazione. Aumentano poi i controlli preventivi per le operazioni sospette.
• Non sono previste al momento soluzioni per i cosiddetti incapienti, i contribuenti che non hanno debiti di imposta con cui compensare, in 10 rate annuale di pari importo, gli eventuali crediti edilizi maturati.