La realizzazione di vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo fino a un volume massimo di 50 metri cubi di acqua per ogni ettaro di terreno coltivato rientrano nell’attività edilizia libera e prevede anche la possibilità di realizzarle in un unico bacino. Il Decreto Siccità 39/2023 aggiunge uno specifico comma al TUE (e-sexies all’art.6, comma 1, del dpr 380/2001) a condizione che gli invasi siano funzionali alle attività agro-silvo-pastorali. Dovranno essere realizzati su suolo agricolo e fondo naturale, serza arginature emergenti dal suolo e senza l’impiego di conglomerati cementizi o altri materiali di natura edilizia.

La semplificazione procedurale riguarda la gestione delle terre e rocce da scavo.

  • anche le operazioni per la realizzazione degli invasi nelle attività di costruzione, scavo, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione, beneficiano dell’applicazione delle procedure semplificate per la gestione delle terre e rocce da scavo;
  • i sedimenti derivanti da operazioni di svaso, sfangamento e sghiaiamento sono qualificati alla stregua di terre e rocce da scavo e anche i fitofarmaci rientrano tra le sostanze che le terre e rocce da scavo in questione possono contenere.