DI CHE TRATTA
Il Bonus Pubblicità consente di ottenere un’agevolazione in credito di imposta sulle spese sostenute per gli investimenti pubblicitari incrementali (maggiori di almeno l’1% rispetto all’anno precedente) su quotidiani e periodici cartacei e/o anche on line. Da quest’anno NON sono più agevolati gli investimenti effettuati su radio e televisioni.
I DESTINATARI,
- imprese
- lavoratori autonomi
- enti non commerciali
che investono in campagne pubblicitarie.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali solo su:
- giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali pubblicati in edizione cartacea e/o anche on line
Gli investimenti pubblicitari ammissibili al credito d’imposta sono l’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali, effettuati esclusivamente su giornali quotidiani e periodici, pubblicati in edizione cartacea oppure editi in formato digitale.
In caso di edizione esclusivamente in formato digitale, i contenuti informativi devono essere fruibili in tutto o in parte a titolo oneroso; in caso di edizione in formato digitale in parallelo con l’edizione su carta, la fruibilità può essere consentita anche integralmente a titolo gratuito.
Ai soli fini dell’attribuzione del credito di imposta, le spese per l’acquisto di pubblicità sono ammissibili al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connessa.
A QUANTO AMMONTA L’AGEVOLAZIONE E COSA VUOL DIRE “INVESTIMENTO INCREMENTALE”
L’agevolazione consiste in contributo a fondo perduto pari al 75% utilizzabile solo in credito d’imposta in compensazione, calcolato sul valore degli investimenti effettuati nel 2023 con un secondo requisito: un incremento minimo di almeno 1% dell’investimento effettuato nel 2023 rispetto al 2022.
Lo stanziamento globale è di 30 mln €, somma che sarà eventualmente ripartita in misura proporzionale al credito spettante in caso di mancanza di fondi rispetto alle richieste presentate.
LE SCADENZE
Dal 1°marzo al 31 marzo, presentando un’apposita richiesta telematica sul portale dell’Agenzia delle Entrate per le spese previste per l’anno 2023. Dopo aver inviato la richiesta sarà necessario inviare tra il 9 gennaio e il 9 febbraio 2024, la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati, nella quale andranno specificate le spese effettivamente sostenute e che concorrono al calcolo dell’agevolazione.
CHI CONTATTARE
Il contabile di riferimento