Sono oramai parte delle nostra quotidianità, sono utilizzatissimi anche per lavoro ma posso costare caro. I messaggi WhatsApp hanno infatti valore di prova documentale ai sensi dell’art. 234 c.p.c.: sono quindi utilizzabili davanti ai giudici in caso di controversia civile, come nel processo penale.
In tema di mezzi di prova, i messaggi WhatsApp e gli sms conservati nella memoria di un telefono cellulare hanno natura di documenti ai sensi dell’art. 234 cod. proc. pen.. Per acquisirli nel processo o nella causa civile come prova basta una foto, uno o più screenshot: il file può essere poi stampato e allegato in una penna usb che viene inserito nel fascicolo. Meglio farsi attestare la conformità con l’originale da un pubblico ufficiale competente, con l’indicazione di ora e data.
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