Sono molti gli incentivi alle assunzioni messi a disposizione dei datori di lavoro dalla legge di Bilancio 2021.
L’operatività delle nuove agevolazioni alle assunzioni per le donne e per i giovani sono legate non soltanto all’emanazione dei decreti attuativi, ma in alcuni casi strettamente subordinati, come richiamato nella stessa legge di Bilancio 2021 (LEGGE_BILANCIO_2021) “alla dichiarazione di compatibilità da parte della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea”.
Bonus donna: limiti operativi
La legge di Bilancio 2021 (art. 1, comma 16) punta a incoraggiare l’assunzione delle donne, rafforzando gli incentivi introdotti dalla legge Fornero nel 2012. L’agevolazione prevede l’esonero contributivo del 100%, fino a 6mila euro all’anno, per le assunzioni del biennio 2021-2022 (per 12 mesi in caso di assunzione a termine e fino a 18 mesi se il contratto è stabilizzato).
L’agevolazione viene riconosciuta qualora si assumono donne:
1. prive di lavoro regolarmente retribuito da almeno 6 mesi se residenti in aree svantaggiate o se assunte da imprese appartenenti ad un settore economico caratterizzato da un’accentuata disparità (superiore al 25%) occupazionale di genere;
2. disoccupate da oltre 12 mesi con almeno 50 anni di età, ovunque residenti;
3. prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti
Incentivi under 36: limiti di cumulabilità
La legge di Bilancio 2021 (art. 1, commi 10 e seguenti) per i datori di lavoro che, negli anni 2021 e 2022, assumono con contratto a tempo indeterminato, anche attraverso la trasformazione di contratti a termine, dei giovani under 36, fa scattare l‘esonero contributivo al 100% per 36 mesi.
Qui una tabella di sintesi delle due opportunità: uami_comunicazione_agevolazioni_tabella_sintesi_11_01_2021 (1)
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