Taxi, comunicato della categoria

 

La crisi sanitaria che ha colpito il nostro Paese si è abbattuta pesantemente anche dal punto di vista economico su tutti i settori produttivi e imprenditoriali, anche il settore del trasporto pubblico non di linea continua ad affrontare una crisi economica senza precedenti, con la Categoria TAXI ad oggi ancora in ginocchio.
Gli interventi messi in campo attraverso provvedimenti Legislativi che miravano a dare un sostegno economico ad imprese e lavoratori, nel nostro settore non hanno avuto alcun effetto.
Infatti, si continuano a registrare pesanti perdite di reddito e continua anche la richiesta di utilizzo di ammortizzatori sociali.

In aggiunta ad una situazione economica che definiamo senza precedenti, senza purtroppo vedere ad oggi una luce in fondo al tunnel, continuiamo a registrare un colpevole silenzio, da parte degli uffici Ministeriali del MIT, rispetto ai decreti attuativi (foglio di Servizio e REN) e riguardo il DPCM relativo alle applicazioni tecnologiche.

Ogni data fissata è stata abbondantemente oltrepassata, ignorando tutte le sollecitazioni, riguardo al testo, che responsabilmente abbiamo inviato, rispetto alle bozze ricevute dagli stessi uffici.
Inutile sottolineare, l’importanza che l’emanazione e l’attuazione di tali decreti riveste per l’intera categoria!!!

Ad oggi, purtroppo, dal punto di vista economico sono stati emanati solo semplici dilazioni e interventi meramente di facciata, rispetto ad un concreto intervento economico non più procrastinabile. Registriamo invece, una formidabile operatività da parte dello stesso Ministero che ignora le nostre richieste, ma ha evidentemente sostenuto il pacchetto delle modifiche al Codice della Strada, da tempo ai lavori della IX Commissione dei trasporti della Camera dei Deputati, improvvisamente sbloccate e confluite nel Decreto semplificazioni, ignorando le osservazioni fatte pervenire alla stessa Commissione da diverse Organizzazioni sindacali, rispetto a delle modifiche che mettono a rischio l’incolumità degli utenti della strada abbassando oltretutto, la velocità commerciale.

L’emergenza sanitaria ha cambiato e sta cambiando il Paese e il Mondo intero, quello che invece vediamo non cambia è la solita modalità in cui, ad ogni intervento Legislativo, si registra il tentativo di destabilizzare il lavoro fatto e quello che si deve ancora fare, attraverso la presentazione dei soliti emendamenti …!!!
Spiace vedere che persino l’emergenza sanitaria, viene usata come grimaldello legislativo per introdurre in un Settore d’interesse generale dinamiche dissennate.

L’esigenza di una regolamentazione chiara, volta a disciplinare (finalmente) il TPL non di linea, rischia di finire nel gran calderone politico, dove i legittimi interessi dei lavoratori del comparto, non possono essere messi in discussione da nessuno!!!

La categoria è stanca di restare in attesa!
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, nel rispetto degli impegni presi, con la trasparenza e la chiarezza che le contraddistingue, si rivolgono alla Categoria affinché si vada a sviluppare una serrata campagna di sensibilizzazione e mobilitazione, è inevitabile che se le cose non cambieranno, attraverso interventi economici “veri” a sostegno di tutti gli operatori, l’attuazione dei Decreti REN, Foglio di servizio e regolamentazione delle piattaforme tecnologiche, sarà inevitabile nel prossimo autunno, una grande protesta nazionale che renda visibile
al Governo e all’intero Paese, la grave condizione in cui verte l’intero settore.

Roma, 22 settembre 2020

CLAAI-UNIONE ARTIGIANI – UGL TAXI – FIT CISL – UIL TRASPORTI SETTORE TAXI – FEDERTAXI CISAL – SATAM – TAM – USB TAXI – UNINPRESA – ORSA – ATI TAXI – ASSOCIAZIONE TUTELA LEGALE TAXI


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