La grande mutazione (inconsapevole?)

Probabilmente è il titolo più adatto se si facesse un film
su quello che sta accadendo nel tessuto delle MPMI.
Inconsapevole con il punto di domanda, perché a volte le
cose sembrano accadere “a insaputa” di imprese e imprenditori. O meglio di
imprese e titolari.
La mutazione è quella che trasforma o dovrebbe trasformare
terzisti/artigiani/impresari  in
imprenditori.
Lo stato finale della mutazione è un “essere” con più poteri
(Wolwerine insegna), la mutazione è spaventosa, avere i poteri non basta
bisogna anche saperli controllare. Potremmo chiamarle X-companies? 

La mutazione a cui mi riferisco non è fisica (non
diventeranno blu) ma è mentale, si deve abbandonare la mentalità del “va dove
ti porta il committente/ mi faccio trascinare dagli eventi
” a “prendo in mano
il mio destino e disegno il mio futuro
”.
Questa mutazione non è spontanea, occorre volerla e
perseguirla. E sembra che farla insieme ad altri sia più facile. Per questa
ragione stanno diventando importanti, e di moda purtroppo, le aggregazioni tra
imprese (reti e quant’altro).
In questo cataclisma sono coinvolti un sacco di soggetti,
oltre alle imprese, i consulenti (che nel boom delle reti di impresa pensano di
aver scoperto un oceano blu), le associazioni di categoria (costrette a loro
volta a una mutazione), i fornitori di servizi alle imprese (assicuratori dove
siete?) i prestatori / finanziatori (banche dove siete?).
Per incoraggiare la mutazione Unione Artigiani da 3 anni sta
organizzando eventi, seminari, workshop in collaborazione con soggetti che
condividono questa visione e che portano opportunità.
Il 24 maggio, oltre al Piave che mormorava, un po’ più a
ovest (Milano) si è incontrato un gruppo eterogeneo interessato alla mutazione. 
Il tutto mascherato da piccolo convegno/workshop incentrato
sulle opportunità nel settore arredo/contract nel Far-east per reti di impresa
messo magistralmente in scena da FareInRete.
Hanno partecipato mutanti di ogni genere.
  • una rete di imprese artigiane
    (Lignum Leuci), mutanti consapevoli e orgogliosi della loro mutazione. Hanno
    seguito la medesima trafila, la loro Associazione di riferimento ha
    incoraggiato la mutazione, sono partiti in tanti, sono rimasti in 6. Quelli che
    già si conoscevano. Il passo finale è stato favorito da una commessa che poteva
    essere presa solo presentandosi come unico soggetto. Hanno avuto il loro
    professor Xavier, nella figura di consulenti, mutanti anche essi (lo sospetto
    fortemente). Si sono scontrati con i soliti ostacoli, le immutabili e non-mutanti
    banche (che stanno anzi cercando di sviluppare il siero per fermare la
    mutazione). L’essenza della mutazione sta nel aver investito in ricerca e
    sviluppo, partecipato a missioni espositive, sostenuto investimenti elevati in
    intangibili. Sono un gruppo di persone che si
    conoscevano bene, c’era una coesione di base che ha favorito la mutazione,
    attenuato le paure;
  • un cluster di studi di
    progettazione
    , che ha deciso di mutare per vincere gare impegnative,
    sconfiggendo gli “umani”, che sembra aver trovato la formula magica, mutare
    senza perdere l’identità di ciascuno. E che ha sconfitto il pregiudizio che
    solo studi internazionali di dimensioni clamorose possono competere nel mercato
    mondiale;
  • dei consulenti mutanti, che sono riusciti
    a coniugare distacco (necessario per leggere la situazione senza lenti
    distorcenti) e coinvolgimento (necessario per uscire dal paradigma un tanto
    all’ora di consulenza). Che fanno della mutazione la cifra distintiva della
    loro professionalità
    .

La cosa incredibile è che i nudi numeri, quelli snocciolati
nell’intervento di CrossBridge sul mercato indiano dell’arredo sono abbastanza
impressionanti da soli, non smuovono i cuori, mentre sentire un tuo pari
raccontare la sua storia, ascoltare le vibrazioni della voce quando risponde
alla classica domanda “ma allora come rete avete preso delle commesse?” con un
concetto tanto semplice quanto efficace…. La crescita non si misura solo con le
commesse prese come rete, ma anche da come le singole aziende diventano più
capaci di stare al mondo.

Una bella serata, nonostante il caldo (anche gli impiantisti
termici e i loro clienti potrebbero trarre beneficio da una mutazione), siamo
usciti rinforzati nei propositi e nella speranza e una volta a casa abbiamo
guardato l’ennesimo film sugli X-men con occhi diversi.
Stay tuned for our next episode 😉 21 giugno 2016

Unione Artigiani della Provincia di Milano
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