Conoscersi per cogliere la sfida del cambiamento

Cambiare, innovare, trasformare, sono tutti processi che stanno assumendo un’importanza sempre più rilevante nel contesto socio-economico in cui si muovono le imprese di oggi. Tuttavia, l’impellenza dei bisogni cui tali processi dovrebbero dare una risposta chiara e decisa, non è diffusamente avvertita come si potrebbe pensare o, quantomeno, dovrebbe essere. Infatti, se da un lato sul mercato sono presenti numerose imprese che cercano di ideare soluzioni per aggiornare il proprio prodotto e/o rivisitare il proprio business, dall’altro ce n’è un numero ancor più elevato che, pur percependo le difficoltà generate dalla coda della depressione economica, non effettua gli sforzi adeguati ad affrontare le sfide che il mutamento dell’ambiente economico ha ineluttabilmente imposto.
Inoltre, riconoscere la necessità di avviare un processo di cambiamento del proprio approccio o, più approfonditamente, della propria struttura aziendale, non è certo sufficiente. Infatti, ciò che è davvero rilevante è avere una “configurazione soggettiva” del concetto di cambiamento ben definita. Ciò significa essere in grado di declinare il “cambiamento” in un’accezione che sia adeguata e abbia un fit con le necessità reali dell’impresa. 
Un imprenditore capace di intraprendere un’azione di questo tipo, deve essere dotato di una spiccata capacità di analisi “introspettiva” di sé stesso e della propria azienda. A primo impatto, potrebbe sembrare una cosa ovvia e scontata: l’imprenditore ha fondato l’impresa, l’ha fatta crescere, quindi ne conosce i punti di forza e debolezza meglio di chiunque altro. Invece, purtroppo, non è sempre così. Infatti, spesso capita che l’imprenditore sia affetto da una marcata path dependence, tendendo a riproporre soluzioni già utilizzate – magari anche con successo –  per porre rimedio a problematiche sorte in passato, applicandole a criticità totalmente nuove e differenti. Per certi versi si tratta di un atteggiamento comprensibile, generato da una sorta di “istinto di sopravvivenza” che ci spinge a imboccare la strada che, in base alle proprie esperienze personali, è considerata quella più sicura, ma che non è comprovato che conduca all’obiettivo fissato.
E’ quindi necessario il coinvolgimento anche di altri soggetti, come le associazioni di categoria e le pubbliche amministrazioni, che facilitino gli imprenditori nell’intraprendere il proprio cambiamento, dando fondo alle riserve di coraggio ed innovatività residue. In questa direzione ha deciso di muoversi Unione Artigiani che, in collaborazione con Evolve,  sta progettando un evento formativo sulla tematica del “cambiamento”. La fase iniziale sarà prettamente quantitativa e consisterà nel sottoporre alle imprese un questionario, finalizzato a raccogliere dati ed informazioni relative alle esperienze di cambiamento vissute. È una fase aperta a tutti, indipendentemente da sesso, età, professione, etc.
Se il progetto incontra il vostro interesse, vi chiediamo di rispondere alle domande e, se volete, di aiutarci a farle arrivare a più persone possibili, condividendo il link:http://goo.gl/forms/cPOlqxQ4Yx
Grazie a voi, in questo modo avremo ancora più dati sui quali poter lavorare e questo contribuirà a presentare un lavoro dettagliato e arricchito dalla soggettività di ognuno.
La “raccolta” dei questionari terminerà lunedì 4 maggio. I risultati di questa prima fase vi verranno restituiti entro martedì 19 maggio.
Grazie per il vostro contributo

Unione Artigiani della Provincia di Milano
Sede legale: Via Doberdò 16 – 20126, Milano (MI)
Codice fiscale 02066950151