Tale decreto, se condiviso, darà finalmente seguito ai tanto attesi Decreti attuativi prorogati per otto anni, riattivando di fatto anche quella parte della legge 21/92 sospesa dal recente Decreto Milleproroghe e dall’emendamento Lanzillotta.
In merito allo sviluppo del Ddl 2085 sulla concorrenza, il viceministro Nencini, pur non potendo confermare una chiara modifica all’articolo 71, che rpevede la delega al Governo per il riordino del settore, ha dichiarato che entrambi i competenti stanno lavorando per apporre all’articolato quelle modifiche sostanziali richieste dalla categoria.
Alla luce di quanto esposto, considerato che il Governo, tramite i suoi ministeri, sta dando seguito agli accordi verbalizzati con le rappresentanze di setore e condivisi lo scorso 21 febbraio, riteniamo utile tenere aperto il tavolo di confronto, non aderendo allo sciopero indetto per oggi, 23 marzo, ritenuto inopportuno.
Confermiamo che resteremo vigili, attenti e determinati a difesa e tutela della categoria, così come avvenuto con successo nella positiva sentenza del Tribunale di Torino contro UberPop, in quesata delicata fase di ontrattazione.