LA FIRMA DEL PATTO PER IL LAVORO. UNIONE ARTIGIANI PROTAGONISTA A PALAZZO MARINO

Un evento dedicato al lavoro artigiano e all’importanza della formazione per sancire l’adesione delle associazioni artigiane a partire da Unione Artigiani, al Patto per il Lavoro promosso da Palazzo Marino, alla presenza dell’assessora allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro Alessia Cappello.
Si è svolto ieri, in Sala Alessi a Palazzo Marino, “Patto per il lavoro. Made in Milano. La cura, l’attenzione, la cultura e la qualità dell’artigianato e della micro e piccola impresa ambrosiana”. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha portato il suo saluto.
“La firma del Patto per il Lavoro da parte delle associazioni artigiane e del mondo delle piccole imprese non è burocrazia – ha commentato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Il periodo storico che stiamo vivendo ci impone di agire per creare lavoro. Questo è il momento delle idee e delle soluzioni, da trovare insieme, consapevoli del significativo contributo che il settore delle piccole imprese artigiane e industriali danno allo sviluppo e alla crescita di Milano e dell’intero Paese”.
L’evento è aperto dall’assessora Cappello e dalla presidente del Salone del Mobile di Milano Maria Porro con un primo dibattito dedicato alla capitale del design e alla presenza, sempre più rara, di figure artigiane come falegnami e tappezzieri. Laura Corno, Head of Human Resources Corporate and Industrial di Dolce & Gabbana, ha illustrato l’esperienze delle Botteghe di Mestiere, la scuola interna della maison che ha consentito di formare centinaia di nuovi sarti, indispensabili per il processo produttivo. Le conclusioni della giornata sono state affidate all’assessora Cappello affiancata da Carlo Sangalli, presidente Camera di Commercio Milano Lodi Monza Brianza.
“Riflettere sulla formazione, con riferimento a un ambito – quello dell’artigianato – che da tempo soffre la mancanza di un adeguato ricambio generazionale, è quanto mai necessario – evidenzia l’assessora Cappello –. Vuol dire uscire dalle enunciazioni astratte e cercare il modo, reale e concreto, per rispondere a un bisogno, per colmare un gap. È quello che vogliamo fare a partire da oggi, con questo incontro che non è solo un confronto ma è il proseguimento di un dialogo e di una collaborazione che, con l’adesione al Patto per il Lavoro, non potranno che rafforzarsi. Per far sì che Milano sia città della formazione, delle opportunità, del buon lavoro e del rilancio serve impegnarsi coralmente, fare rete, cooperare e sostenersi a vicenda. E io ringrazio le associazioni di categoria che oggi, con la sottoscrizione del Patto, dimostrano di voler fare questo percorso con noi”.
“Con il Patto per il Lavoro – sottolinea Stefano Fugazza, Presidente Unione Artigiani – dobbiamo avviare un progetto dal valore generazionale nella città simbolo dell’economia italiana. È una preziosa occasione per lanciare un messaggio forte e chiaro ai giovani: nell’artigianato ci sono spazi e opportunità di guadagno. Ripartiamo da loro, coinvolgiamoli già dalle scuole medie, promuoviamo incontri con i Maestri artigiani. Parliamo con i genitori. Pensiamo ai licei dei Made in Italy con un’attenzione alla rete, all’internazionalizzazione, alla Green Economy, alla capacità di fare impresa. Con la formazione e le politiche attive possiamo offrire una possibilità ai Neet come agli over 50 espulsi dal mercato di lavoro”.
Il Patto per il Lavoro è stato sottoscritto ad aprile di quest’anno tra il Comune di Milano e otto soggetti coinvolti attivamente nei processi di impiego della città: CGIL, CISL, UIL, Camera di Commercio, Confcommercio, Assolombarda, AFOL e Città metropolitana di Milano. In questi mesi hanno poi aderito le università milanesi, la rete Its, il Forum Terzo settore, Assolavoro, Associazione Enti di formazione, l’Alleanza cooperative.
Due i panel promossi in Sala Alessi, con la presenza di esperti e le testimonianze di imprenditori: il primo dedicato alla riqualificazione professionale, con un’attenzione ai NEET e agli over 50 e all’utilizzo strategico delle risorse del PNRR; il secondo incentrato sul ruolo dei Fab Lab e delle reti dei maker milanesi.
Grazie alla presenza di Stefano Mirti, Direttore della Scuola Superiore d’Arti Applicate, e di Annibale D’Elia, Direttore Economia Urbana, Moda e Design del Comune di Milano, l’Amministrazione ha potuto rispettivamente valorizzare il contributo delle Scuole Civiche nell’attivazione di percorsi di formazione e qualificazione professionale, e raccontare bandi, dal Crowdfunding civico a Mi-15, attenti a sostenere e promuovere progetti di micro impresa a valenza sociale e orientati all’economia circolare e non solo.

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