La certificazione di qualità in ambito tecnico – ISO 9001:2015

Rispetto ai primi anni della certificazione, in cui tutte le
organizzazioni certificate venivano trattate in modo sostanzialmente omogeneo
dagli enti di certificazione, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una
maggiore severità verso gli ambiti tecnici, giustificata dai rischi potenziali,
anche in merito sicurezza delle persone, e associati agli errori nella
progettazione e realizzazione.
Può sembrare una “cattiva notizia” ma non lo è se consideriamo due
aspetti aggiuntivi rispetto ai mercati potenziali che si aprono alle aziende
certificate, elemento sicuramente non secondario. In primo luogo il possibile miglioramento interno e della
professionalità percepita dal cliente
nell’adozione di requisiti basati su
una logica di improvement. In secondo
luogo la possibilità di sfruttare nel futuro i consigli e le indicazioni di consulenti
e ispettori sempre più preparati.
Entrando nello specifico di alcuni processi, al cuore di tutto vi
è la progettazione tecnica.  

Infatti, fin dalla fase negoziale (e quella
riguardante i sopralluoghi e l’analisi di fattibilità preliminare), la norma
prevede che ci sia un perfetta
comprensione dei bisogni e dei desideri del cliente
, che molte
organizzazioni hanno tradotto in checklist generali da personalizzare caso per
caso. Questa chiarezza iniziale consente spesso di anticipare alcuni degli elementi
progettuali che se verificati successivamente sarebbero più costosi da
sviluppare, e di eliminare in anticipo alcuni rischi e problematiche connesse.

Nello sviluppo progettuale, inoltre, risulta molto utile configurare
un modello che si articoli seguendo il flusso, il tipo di lavoro e il mandato
specifico, che può essere diverso da incarico ad incarico (studio di
fattibilità/preliminare, progettazioni esecutive e costruttive, direzione
lavori, etc.).
A questo punto il programma consente di tracciare (e ricordare
quando è necessario) le fasi salienti della progettazione: i momenti in cui si
consegnano gli elaborati al cliente, quelli in cui si effettuano dei riesami/si
dimostra la qualità della progettazione o interni al team di lavoro o
nell’interdipendenza con altre competenze e organizzazioni, i momenti in cui si
effettua il collaudo dell’opera o si ottiene un’approvazione di parte terza
(es: un’autorizzazione paesistica).
Per quanto riguarda le fasi realizzative dell’opera, quando
presenti, e la gestione dei cantieri, la norma e le best practices forniscono alcune interessanti indicazioni, ad
esempio:
  • effettuare
    misure dello stato di avanzamento dei lavori, finalizzate non solo alla
    fatturazione ma anche al controllo delle tempistiche;
  • prestare
    attenzione alla taratura degli strumenti senza ricorrere necessariamente agli
    appositi centri di taratura, ma semplicemente attraverso il confronto con uno
    strumento del cliente o di un partner/fornitore;
  • sviluppare
    delle specifiche di collaudo complete che possano integrare per il cliente
    eventuali dichiarazioni di conformità.
La nuova certificazione ISO 9001-2015 si presenta, quindi, come un
percorso impegnativo che, se sottoposto ad un’accurata preparazione, può
condurre ad ottenere quei benefici strumentali a porre le basi per la crescita
dell’impresa. 
Per saperne di più vi aspettiamo il 22 marzo alle ore 18.00 presso sede di Unione Artigiani della provincia di Milano – via Doberdò 16 Milano – MM1 Villa S.Giovanni.
Inscrizioni attraverso questo link https://form.jotform.com/60563294776971 
Per avere maggiori informazioni sulla ISO 9001-2015.
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