Bastano 3 giorni a Colonia per rendersi conto di quanto siamo distanti dai tedeschi.

 
Colonia ha 1 milione di abitanti, quasi 2 con l’hinterland, non molto più piccola di Milano.
Come Milano ha una cattedrale  che è un gioiello del gotico al pari del Duomo e come nella capitale meneghina puoi mangiare una cotoletta alla milanese, che a Colonia chiamano wiener schnitzel  e bere un espresso decente (in pochi posti per la verità).

Le somiglianze con il nostro paese, e con la capitale morale dello stesso, finiscono qui.

E non stiamo parlando degli alberghi confortevoli ed economici  e del fatto che la metro non ha i tornelli in entrata né in uscita, e tutti però hanno pagato il biglietto.
 
Tanto meno del fatto che ….. una piccola comitiva di imprenditori artigiani interessati al tema degli edifici a consumo quasi zero (passive house) ha fatto visita alla Camera degli Artigiani di Colonia per toccare con mano cosa stanno facendo i tedeschi in questo settore.
 
 Ma che cosa importa delle passive houses agli artigiani?
 
Noi vi raccontiamo quello che accade, le conclusioni a  a voi.
  1. delle 93 mila imprese artigiane censite nella province  Milano e Monza e Brianza il 42% (cioè ca. 38 mila) appartengono al settore edile. Settore notoriamente in fase pre-agonica
  2. c’è una discreta pressione legislativa che spinge a costruire e ristrutturare solo nella famigerata “classe A”
  3. c’è qualche considerazione di tipo ambientale e energetico a supporto (del tipo preferite che i vostri figli vivano in mezzo all’inquinamento, all’effetto serra o in un ambiente salubre? Preferite dipendere da qualche sceicco o zar del gas o godere di una certa indipendenza?).
  4. ci sono alcuni miti (che sono persistenti come le leggende metropolitane e altrettanto fasulli) sulle case di classe A: servono materiali costosi… falso; servono tecnologie di super frontiera .. falso; solo grandi costruttori se lo possono permettere … falso, costano troppo non le compra nessuno .. falso.
  5. infine per fare di una casa passiva serve una grandiosa capacità di posa in opera dei materiali e molto gioco di squadra fin dalla prime fasi di progettazione dell’edificio.
Noi siamo andati a verificare tutto ciò abbiamo visto abbastanza per tornare a casa più determinati che mai. La distanza tra noi è loro è notevole e continua a aumentare perché i “tedeschi” fanno cose di buon senso, ma le fanno sul serio.

Qualche micro esempio per il settore edile:

  • apprendistato, formazione standardizzata – il vantaggio di sfornare apprendisti che hanno imparato lo stesso metodo e le stesse tecniche di base, invece di finire nelle imprese a fare fotocopie , perché il titolare corre tutto il giorno e non ha tempo, né metodo , per insegnare il mestiere;
  • investimenti come vantaggio competitivo (la passive house come show room) – il vantaggio per una piccola impresa edile di investire in  un edificio destinato a uffici, costruito come passive house (0,14 kw anno per metro quadro…. Contro i 30 kw anno mq di una casa in classe A), che rende per gli affitti e fa da meraviglioso show room “non credi che sia capace di fare questo mestiere, vieni che ti faccio vedere..”.
  • formazione continua – gli imprenditori artigiani investono in corsi di 400 ore (a 4mila euro) , serali e di sabato, per imparare tutto sulle tecnologie come fotovoltaico, solare termico, geo termia, biomasse, ecc.

Perché non Vogliamo seguire le loro orme?
 
Che cosa impedisce alle 93 mila imprese artigiane di investire 100 euro cadauna all’anno per costruire un equivalente del campus per apprendisti visto a Colonia (se non ci fidiamo degli italiani come gestori, facciamolo gestire dai tedeschi…).
Che cosa impedisce alle medesime aziende di istituire percorsi di qualificazione dei mestieri artigiani analogamente a quanto fanno a Colonia, e se non ci fidiamo facciamo fare gli esami dai tedeschi….
Che cosa impedisce a un piccolo gruppo di aziende italiane (è vero la dimensione media delle nostre aziende è inferiore a quella delle aziende tedesche) di investire in una passive house dimostrativa da destinare a affitto (che sia residenziale, commerciale o direzionale poco importa)
Che cosa impedisce di …potremmo andare avanti per molto
 

Non c’è nessun elemento che ci impedisce di essere come i “tedeschi”. Per cui Unione Artigiani di Milano, Monza e Brianza ha in cantiere una serie di iniziative che mirano a riagganciare i tedeschi:
  • percorso formativo e di qualificazione che comprende corsi in aula, corsi online, workshop di progettazione integrata, per imparare a giocare di squadra e stage presso la Camera degli Artigiani di Colonia
  • la costituzione di un network di imprese selezionate e qualificate, anche dal punto di vista etico, su base volontaria
  • e dulcis in fundo la costruzione di un edificio secondo gli standard passive house da adibire a sede della futura Accademia degli Artigiani di Classe A, che sia in contemporanea lo show room permanente delle abilità di questi artigiani.

 
 

Unione Artigiani della Provincia di Milano
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