ASSEGNO UNICO PER I FIGLI, GUIDA AI COSTI E ALLE MODALITÀ PER LA DOMANDA

DI CHE SI TRATTA
Si chiama assegno unico universale per i figli. Riunifica in un’unica misura i tanti assegni e detrazioni attive per i figli.

A CHI È DESTINATO
A tutte le famiglie con genitori lavoratori autonomi e dipendenti con figli, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età con alcuni limiti (leggi qui sotto). Per i disabili l’assegno non avrà limiti di età.
Al compiere del 18esimo anno il figlio interessato potrà richiederlo per se stesso ma solo se sarà impegnato come studente, disoccupato iscritto al collocamento, impegnato nel servizio civile universale o lavoratore con un reddito fino a 8.000 euro annui.
Sarà erogato anche ai cittadini extra UE con permesso di soggiorno, di lavoro o di ricerca superiore a 6 mesi con residenza in Italia da almeno due anni anche non continuativi, purché con un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato almeno semestrale, con domicilio e il pagamento delle tasse in Italia.

ATTENZIONE: LE COPPIE SEPARATE DEVONO ACCORDARSI, ALTRIMENTI RISCHIANO DI TROVARSI UN ASSEGNO DIMEZZATO
Il genitore richiedente quando si collegherà al sistema INPS per la richiesta dell’assegno, farà partire dal sito INPS un sms all’altro genitore che, a quel punto, potrà decidere se inserire i suoi dati per ricevere il 50% dell’importo o se lasciare l’intera cifra all’ex partner. Senza scelta, l’importo incassato dal singolo genitore resta al 50%.

A QUANTO AMMONTA
Dipenderà dall’Indicatore ISEE della famiglia, dal numero e dall’età dei figli, se sono studenti o hanno disabilità.
Le famiglie con un ISEE inferiore ai 15mila euro, stimate in 3 milioni e mezzo, potranno incassare la cifra massima: ovvero fino a 175 euro che scendono a 85 per i maggiorenni tra i 18 e 21 anni. L’importo poi calerà progressivamente fino al minimo di 50 euro (25 per i maggiorenni fino a 21 anni) per ISEE superiori a 40mila euro o per chi non lo presenterà.
Dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio, sempre in base all’ISEE.
Per i nuclei con quattro o più figli è prevista una “maggiorazione” forfettaria da 100 al mese.
Ci sarà un’ulteriore maggiorazione da 30 euro al mese per ogni figlio se entrambi i genitori lavorano, sempre proporzionale all’ISEE fino ad azzerarsi oltre i 40mila euro.
Altri 20 euro al mese sono previsti per le mamme under 21 anni, indipendentemente dall’ISEE.
Con i figli disabili si riceveranno, senza limiti di età, dagli 85 ai 105 euro al mese, a seconda del grado di disabilità.

CHI EROGHERÀ L’ASSEGNO E COME SI EFFETTUERÀ LA DOMANDA
I soldi arriveranno direttamente dall’INPS. Si presenterà la domanda on line sul portale INPS (con SPID, CIE o CNS), attraverso i patronati o contact center.

CHI GIÀ RICEVE IL REDDITO DI CITTADINANZA
L’assegno unico sarà calcolato e inviato in automatico dall’INPS.

I PRIMI ASSEGNI DA MARZO 2022
Considerata la complessità della macchina organizzativa, le domande si apriranno da gennaio 2022 e i primi assegni saranno versati a marzo. Nel frattempo potrebbe essere prorogato l’attuale assegno “ponte”. Il CAF di Unione Artigiani sarà a disposizione degli utenti.

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